Lo ha rivelato il ministro dell’Economia dopo l’odierno Consiglio dei ministri. Confermata anche la stima di crescita del Pil del 2,6% dopo dazi e blackout
Un grave blackout ha colpito Madrid lo scorso lunedì (il 28 aprile 2025), causando una paralisi significativa in molte attività commerciali e industriali. Il ministro spagnolo dell’Economia, Carlos Cuerpo, ha stimato che l’impatto economico di questo evento drammatico possa raggiungere 800 milioni di euro, un dato che potrebbe ancora variare a seguito di ulteriori analisi sui danni subiti. Durante una conferenza stampa tenutasi dopo il Consiglio dei ministri, Cuerpo ha fornito dettagli preoccupanti sul calo delle operazioni di pagamento elettronico, scese del 55% rispetto alla media, traducendosi in una perdita immediata di circa 400 milioni di euro.
Necessità di una valutazione approfondita
Il ministro ha evidenziato la necessità di una valutazione approfondita dei danni, che non si limitano alle perdite nei pagamenti elettronici, ma includono anche l’impatto sulla produzione industriale e potenziali perdite di beni. Tuttavia, Cuerpo ha anche sottolineato una ripresa sorprendentemente rapida delle attività economiche. Già martedì, l’attività era aumentata del 9% rispetto ai valori normali, e nella giornata di oggi si è registrato un ulteriore incremento del 25%, per un recupero complessivo stimato di 130-140 milioni di euro.
Previsioni di crescita economica
In questo contesto di emergenza, la Spagna non ha però rivisto le sue previsioni di crescita economica per il 2025 e il 2026, confermando un aumento del Pil rispettivamente del 2,6% e del 2,2%. Questo ottimismo è supportato da una valutazione del dinamismo intrinseco dell’economia spagnola, nonostante l’incertezza globale causata dall’aumento dei dazi imposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Cuerpo ha comunicato che, sebbene l’impatto della crisi dei dazi riduca di un decimo il contributo del settore estero, si prevede una compensazione grazie all’aumento del consumo privato.
Creazione di posti di lavoro
Riguardo all’occupazione, il ministro ha previsto la creazione di circa 480 mila posti di lavoro all’anno nei prossimi anni, con un incremento di mezzo milione di nuovi occupati previsto per il 2025. Inoltre, il tasso di disoccupazione potrebbe scendere al 10,3% nel 2025, un decimo in meno rispetto alle stime precedenti, con ulteriori miglioramenti attesi nel 2026, quando si prevede di raggiungere il 9,6%.
La situazione attuale è una chiara dimostrazione delle sfide che l’economia spagnola deve affrontare, ma anche della resilienza che sta mostrando in risposta a eventi imprevisti. Le autorità stanno monitorando attentamente l’evoluzione degli eventi, sperando che la ripresa continui a guadagnare slancio nei prossimi mesi, nonostante le difficoltà e l’incertezza che caratterizzano il panorama economico globale.






