Gli Stati Uniti stanno valutando un significativo passo diplomatico verso la Bielorussia, con l’annuncio che l’amministrazione guidata da Donald Trump, rieletto presidente nel 2025, intende riaprire l’ambasciata americana a Minsk. A riportare la notizia è stata l’agenzia Reuters, che ha raccolto le dichiarazioni di John Coale, inviato di Trump, al termine di colloqui avvenuti nella capitale bielorussa con il presidente Lukashenko, al potere dal 1994 e alleato stretto di Vladimir Putin.
Verso la normalizzazione dei rapporti diplomatici tra USA e Bielorussia: Trump vuole riaprire l’ambasciata a Minsk
Coale ha spiegato che, sebbene i rapporti tra Washington e Minsk siano attualmente “buoni, ma non eccellenti”, l’obiettivo degli Stati Uniti è quello di favorire una ripresa degli scambi commerciali e diplomatici. Il processo di riapertura dell’ambasciata è attualmente in corso, senza però indicazioni precise sui tempi. “So che deve accadere e accadrà nel prossimo futuro”, ha dichiarato il portavoce statunitense durante un incontro con la stampa locale.
Un elemento di rilievo è la proposta di alleggerimento delle sanzioni economiche che colpiscono la compagnia aerea nazionale bielorussa, Belavia. Gli Stati Uniti sono pronti a consentire a Belavia di riparare e acquistare componenti per la sua flotta, composta anche da aerei Boeing, a condizione che Minsk collabori nel processo di distensione.
Il contesto politico e le implicazioni
L’annuncio arriva in un momento delicato per la Bielorussia, paese ancora sotto sanzioni occidentali per il suo ruolo nella guerra in Ucraina e per le accuse di violazioni dei diritti umani legate al regime di Lukashenko. La decisione di Washington potrebbe rappresentare un segnale di apertura verso un miglioramento delle relazioni bilaterali e una possibile revisione delle politiche di isolamento, in linea con la strategia della nuova amministrazione Trump, che ha già mostrato una linea più pragmatica e interessata a ridurre le tensioni con alcune capitali chiave.
Il rilascio di 52 prigionieri da parte del governo bielorusso, definito da Lukashenko un gesto umanitario, è stato considerato un passo positivo nei colloqui con l’inviato americano e potrebbe facilitare ulteriormente il dialogo diplomatico.
Il contesto internazionale rimane complesso, soprattutto per la posizione strategica della Bielorussia come alleato della Russia, ma la mossa di Trump segnala una volontà di esplorare nuove vie di cooperazione, anche economica, dopo anni di relazioni tese e sanzioni.






