Parigi, 1 settembre 2025 – François Bayrou, primo ministro francese, ha avviato oggi una serie di consultazioni con i principali partiti politici in vista della votazione sulla fiducia al suo governo, attesa fra una settimana. Il contesto politico rimane estremamente teso, con le opposizioni ferme nel loro rifiuto di sostenere l’esecutivo, lasciando pochi dubbi sul futuro dell’attuale governo.
Bayrou apre le consultazioni: opposizioni compatte contro il governo
Nonostante la determinazione di Bayrou, che in un’intervista televisiva ha espresso la sua “assoluta convinzione che tutto possa cambiare”, le opposizioni sembrano mantenere una posizione di chiusura. Il primo ministro ha puntato sul dramma politico che cadrebbe sulla Francia in caso di sfiducia, offrendo anche possibili concessioni sul programma finanziario, ma senza successo.
I gruppi ecologisti e La France Insoumise (LFI) hanno già annunciato che non parteciperanno nemmeno alle consultazioni a Palazzo Matignon. Nel campo della sinistra, i comunisti incontreranno Bayrou nel pomeriggio, mentre i socialisti sono attesi giovedì. Tuttavia, come ha sottolineato il segretario del Partito Socialista (PS), Olivier Faure, si tratta di una mera “cortesia repubblicana”: la decisione di negare la fiducia all’esecutivo è definita “irrevocabile”.
Anche il Rassemblement National (RN), guidato da Marine Le Pen, conferma la propria opposizione netta. Il vicepresidente Sébastien Chenu ha dichiarato che il gruppo parlamentare RN non cambierà posizione, mentre il presidente Jordan Bardella ha affermato che si recheranno a Matignon solo per manifestare il loro dissenso rispetto alla politica governativa. Se sia l’estrema destra sia la sinistra voteranno contro, la caduta del governo Bayrou è praticamente scontata per lunedì prossimo.






