Hebron, 16 ottobre 2025 – Un grave episodio di violenza ha coinvolto un bambino palestinese di 11 anni, Mohammad Bahjat Al-Hallaq, ucciso dalle forze militari israeliane nel villaggio di Al-Rihiya, a sud di Hebron, in Cisgiordania. La notizia è stata riportata dall’agenzia palestinese Wafa, secondo cui i soldati israeliani avrebbero sparato proiettili contro un gruppo di bambini intenti a giocare a calcio nel cortile della scuola secondaria femminile di Al-Rihiya.
Le circostanze dell’incidente
Mohammad Bahjat Al-Hallaq, studente di quarta elementare, è stato colpito da un proiettile che gli ha trapassato il bacino. Il ragazzo è stato immediatamente trasportato in ospedale in condizioni critiche, ma è stato successivamente dichiarato morto. L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione e violenza nella regione, dove negli ultimi mesi si sono registrati numerosi scontri tra forze israeliane e popolazione palestinese.
Contesto più ampio di violenza e sofferenza
L’uccisione di Al-Hallaq si aggiunge a un drammatico bilancio di vittime palestinesi, come documentato dall’Osservatorio dei media dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC). Nel periodo compreso tra il 7 ottobre 2023 e il 15 settembre 2025, sono stati registrati circa 65.944 palestinesi uccisi e 173.990 feriti, con un’intensa concentrazione di violenze nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
In particolare, Gaza City è teatro di crimini di genocidio e sfollamenti forzati. Solo negli ultimi giorni, le forze di occupazione israeliane hanno bombardato dieci edifici appartenenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA). Questo ha causato la fuga di centinaia di migliaia di palestinesi verso la parte meridionale della Striscia di Gaza. Secondo il Commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini, almeno duemila persone disperate e affamate sono state uccise mentre cercavano cibo.
Parallelamente, in Cisgiordania e Gerusalemme occupata, le forze israeliane hanno intensificato le incursioni militari, causando la demolizione di case e negozi, la distruzione di terreni agricoli e l’arresto di centinaia di palestinesi, inclusi bambini. Inoltre, è stato registrato un aumento significativo degli attacchi da parte di coloni israeliani contro villaggi e proprietà palestinesi, con episodi di violenza e danneggiamenti.
Questi dati delineano un quadro complesso di violenze continue che coinvolgono civili palestinesi, con un impatto particolarmente tragico sui minori come nel caso di Mohammad Bahjat Al-Hallaq.






