Un attentato terroristico ha scosso questa mattina Gerusalemme, provocando la morte di una donna e quattro uomini. Sul luogo dell’attacco si sono recati il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro delle finanze Bezalel Smotrich, che hanno espresso dure dichiarazioni contro l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), ritenuta responsabile indiretta della violenza.
Attentato a Gerusalemme, Netanyahu: “Siamo in guerra feroce contro il terrorismo”
Arrivato sul posto, Benjamin Netanyahu ha sottolineato che Israele è impegnato in una “feroce guerra contro il terrorismo su più fronti”. Pur riconoscendo i successi ottenuti finora nella lotta contro gli attacchi terroristici, il primo ministro ha ammesso che la tragedia di questa mattina rappresenta un duro colpo per lo Stato ebraico. Netanyahu, che guida Israele dal dicembre 2022 nel suo sesto governo, ha riaffermato la determinazione di Israele a contrastare ogni forma di terrorismo per garantire la sicurezza dei suoi cittadini.
Smotrich: “L’ANP deve scomparire dalla mappa”
Il ministro delle finanze Bezalel Smotrich, figura di estrema destra e leader del Partito Nazionale Religioso-Sionismo, ha rilanciato con toni ancora più duri. Su X (ex Twitter), Smotrich ha scritto che lo Stato di Israele non può accettare un’Autorità Nazionale Palestinese che cresce ed educa i propri figli alla violenza contro gli ebrei. Secondo lui, l’ANP “deve sparire dalla mappa” e i villaggi palestinesi da cui provengono i terroristi dovrebbero essere ridotti come le città di Rafah e Beit Hanoun, duramente colpite durante la guerra nella Striscia di Gaza.
Bezalel Smotrich, in carica come ministro delle finanze dal dicembre 2022, è noto per le sue posizioni radicali contro la creazione di uno Stato palestinese e per il sostegno all’espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Cresciuto in un insediamento ebraico in Cisgiordania, Smotrich è una delle figure più influenti dell’estrema destra israeliana e un alleato stretto di Netanyahu nel governo attuale.
Il clima in Israele resta dunque teso e segnato da una forte volontà di risposta decisa alle azioni terroristiche, con il governo che continua a puntare il dito contro l’Autorità Palestinese, ritenuta corresponsabile dell’escalation di violenza a Gerusalemme e nei territori circostanti.






