Kano, 29 aprile – Jihadisti legati al sedicente Stato Islamico hanno aperto il fuoco contro persone a un funerale in un villaggio nello Stato di Borno, Nigeria, uccidendo almeno 15 persone. L’assalto, compiuto da jihadisti dell’Iswap, evidenzia un’escalation di violenze nella regione. I corpi sono stati ritrovati nei cespugli circostanti.
Un attacco devastante ha colpito il villaggio di Chibok, nello Stato di Borno, nel nord-est della Nigeria, dove jihadisti legati al gruppo noto come Stato Islamico hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone riunite per un funerale. L’incidente, avvenuto il 14 aprile 2025, ha provocato la morte di almeno 15 persone, un dramma che si inserisce in un contesto di crescente violenza nella regione.
L’attacco a Chibok
Secondo quanto riportato da testimoni e dal leader della comunità locale, Ayuba Alamson, i jihadisti del gruppo Iswap (Islamic State West Africa Province) sono giunti nel villaggio a bordo di motociclette, un modus operandi ormai tristemente noto nella zona. La loro irruzione ha colto di sorpresa i partecipanti al funerale, che stavano commemorando un leader locale recentemente scomparso. Le autorità hanno riferito che i corpi delle vittime sono stati recuperati in diverse aree del villaggio e nei cespugli circostanti, confermando l’orrore di un attacco che ha lasciato la comunità in stato di shock.
Un contesto di insicurezza
Questo evento si inserisce in un quadro più ampio di insicurezza e instabilità che affligge il nord-est della Nigeria, un’area già segnata dalla presenza di Boko Haram e delle sue fazioni. Negli ultimi anni, gli attacchi contro civili sono aumentati con una frequenza allarmante, rendendo la vita quotidiana un vero incubo per gli abitanti. Le forze di sicurezza nigeriane, pur cercando di contrastare questi gruppi armati, si trovano spesso in difficoltà a causa della vastità del territorio e della mancanza di risorse adeguate.
La risposta del governo e della comunità internazionale
L’ennesima strage di Chibok solleva interrogativi sulla capacità del governo nigeriano di garantire la sicurezza ai propri cittadini e di affrontare le crescenti minacce jihadiste. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, auspicando un intervento più efficace per porre fine a questa spirale di violenza che continua a mietere vittime innocenti. In un contesto tanto complesso, la speranza di pace e stabilità sembra ancora lontana, mentre le famiglie delle vittime si trovano a dover affrontare un lutto inimmaginabile.






