Il Ministero degli Esteri russo ha emesso una dura presa di posizione sugli attacchi contro l’Iran, ribadendo che “la responsabilità di tutte le conseguenze di questa provocazione ricadrà sulla leadership israeliana”. La dichiarazione evidenzia come Mosca condanni fermamente quella che definisce “l’isteria anti-iraniana” fomentata da alcuni Stati occidentali, che hanno sostenuto una risoluzione punitiva contro Teheran presso l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA)
La posizione di Mosca sugli attacchi all’Iran
Secondo il comunicato ufficiale rilasciato dal Ministero degli Esteri russo, l’azione intrapresa da Israele contro la Repubblica Islamica d’Iran costituisce una provocazione le cui ripercussioni saranno interamente attribuibili alla leadership israeliana. La Russia esprime inoltre una forte critica verso i Paesi occidentali che hanno appoggiato la risoluzione punitiva all’AIEA, definendo questa scelta come parte di un “corso distruttivo” dagli esiti disastrosi, evidenziando la responsabilità di tali Stati nella crisi attuale.
Questa dichiarazione arriva in un momento di alta tensione geopolitica nel Medio Oriente, con Mosca che si pone come voce critica rispetto alle iniziative occidentali contro l’Iran, sottolineando la necessità di evitare escalation e di riconoscere le conseguenze delle azioni intraprese.
Contesto geopolitico e diplomatico
La capitale russa, Mosca, centro politico di rilievo mondiale con oltre 13 milioni di abitanti, continua a rivestire un ruolo chiave nella diplomazia internazionale. La sua posizione di condanna nei confronti di Israele e dei Paesi occidentali si inserisce nel più ampio quadro delle relazioni complesse tra Russia, Iran e Occidente.
Il sostegno russo a Teheran, espresso anche nella critica alle sanzioni e alle risoluzioni restrittive, riflette una strategia diplomatica che mira a contrastare l’influenza americana e occidentale nell’area mediorientale, ribadendo un principio di non intervento e di rispetto della sovranità nazionale degli Stati coinvolti.
Mosca, con la sua storia e il suo peso geopolitico, continua a monitorare attentamente gli sviluppi nella regione, sottolineando che le tensioni generate da azioni unilaterali rischiano di provocare gravi conseguenze a livello internazionale.






