Città del Vaticano, 15 dicembre 2025 – Profonda commozione e vicinanza spirituale sono state espresse da Papa Leone XIV in seguito al tragico attacco avvenuto a Sydney durante le celebrazioni di Hanukkah, la festa ebraica delle luci. Nel telegramma firmato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, il Pontefice ha definito l’attentato “insensato” e ha rivolto un appello affinché i responsabili della violenza possano convertirsi e scegliere la strada della pace.
Il messaggio di Papa Leone XIV dopo l’attacco a Sydney
L’attacco, verificatosi domenica 14 dicembre sulla celebre spiaggia di Bondi Beach, ha colpito i partecipanti alla festività di Hanukkah, causando la morte di 15 persone e ferendo oltre 30. In questo contesto di dolore, il Papa, eletto nel maggio 2025 come 267º pontefice, ha espresso la sua “vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questo atto violento”. Inoltre, ha pregato per la guarigione dei feriti e per la consolazione dei familiari delle vittime, sottolineando la speranza che chi è tentato dalla violenza “si converta e cerchi le vie della pace e della solidarietà”.
Hanukkah: la festa delle luci e il significato della celebrazione
La festività di Hanukkah – o Chanukkà – dura otto giorni e commemora la riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme nel II secolo a.C. dopo la vittoria dei Maccabei contro il dominio seleucide. Secondo la tradizione, il miracolo dell’olio durato otto giorni, nonostante la quantità disponibile fosse sufficiente per una sola giornata, simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre. Questo evento è celebrato ogni anno con l’accensione progressiva delle candele sulla menorah, il candelabro sacro.
La festa, iniziata domenica 14 dicembre 2025 e che si concluderà lunedì 22 dicembre, rappresenta per la comunità ebraica un momento di grande gioia e riflessione spirituale. L’attacco di Sydney, in questo contesto di pace e celebrazione, ha suscitato una vasta condanna internazionale e un richiamo alla solidarietà e al rispetto reciproco, ribadito con fermezza dal Papa.






