Roma, 19 agosto 2025 – Si avvicina al porto israeliano di Ashdod una nave battente bandiera panamense carica di 1.200 tonnellate di generi alimentari destinati alla Striscia di Gaza, come riferito dal Times of Israel. La nave è partita ieri da Cipro e trasporta 52 container contenenti aiuti fondamentali quali pasta, riso, alimenti per neonati e prodotti in scatola.
Composizione e provenienza degli aiuti alimentari
Circa 700 tonnellate di questi aiuti provengono da Cipro, acquistate grazie ai fondi donati dagli Emirati Arabi Uniti al Fondo Amalthea, un meccanismo istituito lo scorso anno per agevolare il contributo dei donatori via mare. La restante parte degli aiuti è stata fornita dall’Italia, dal governo maltese, da un ordine religioso cattolico di Malta e dall’ong kuwaitiana Al Salam Association.
Prima della partenza, i container sono stati controllati dalle autorità doganali israeliane nel porto cipriota di Limassol, garantendo così il rispetto delle procedure di sicurezza. Una volta giunti ad Ashdod, i container saranno trasferiti su camion e affidati ai dipendenti delle Nazioni Unite impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari.
Distribuzione e contesto umanitario a Gaza
Gli aiuti saranno consegnati a strutture di stoccaggio e a siti operativi della World Central Kitchen, un’organizzazione no profit che da tempo fornisce supporto alimentare nella Striscia di Gaza. La situazione nella regione è definita “oltre il catastrofico” dall’ONU, con una crisi alimentare che colpisce duramente la popolazione civile.
Gli aiuti in arrivo rappresentano dunque un importante contributo per alleviare la gravissima crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, dove oltre un terzo della popolazione soffre di insicurezza alimentare e la fame è causa di numerosi decessi, soprattutto tra i bambini.
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