Perugia, 6 agosto 2025 – A quasi diciotto anni dall’omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox ha rilasciato una nuova intervista al settimanale americano Newsweek, esprimendo il desiderio di riconciliazione con i fratelli della studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. La vicenda, che ha segnato profondamente la vita della giovane statunitense e ha avuto una lunga eco mediatica e giudiziaria, continua a suscitare dibattiti e reazioni anche a distanza di tempo.
Il desiderio di riconciliazione di Amanda Knox
L’ex imputata, che oggi ha 38 anni, vive a Seattle con la sua famiglia e lavora come scrittrice e attivista per la giustizia penale. Nel corso dell’intervista, Knox ha sottolineato che “abbiamo vissuto insieme un’esperienza molto traumatica” e che un confronto aperto con i fratelli di Meredith Kercher potrebbe avere una valenza terapeutica per entrambe le parti. Ha tuttavia riconosciuto la difficoltà di questo dialogo, ammettendo che la famiglia Kercher potrebbe continuare a sospettare che lei non abbia rivelato tutta la verità sulla morte di Meredith. Knox ha affermato: “Qualsiasi cosa io dica non sarà mai abbastanza se penseranno che io sappia qualcosa che non ho detto”.
La madre e il padre di Meredith, Arline e John Kercher, sono deceduti nel 2020, e Amanda ha espresso la speranza di poter parlare con i fratelli della vittima, con cui non ha mai avuto contatti diretti. Knox ha ricordato di aver scritto loro lettere già negli anni passati senza ricevere risposta.






