Roma, 11 settembre 2025 – Gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno provocato un grave bilancio di vittime civili, con almeno 32 persone uccise nelle ultime operazioni militari, secondo fonti mediche riportate da Al Jazeera. Tra le vittime, 20 sono residenti della città di Gaza e 10 sono civili che si trovavano in fila per ricevere aiuti umanitari.
Continuano gli attacchi sulla Striscia: 32 morti a Gaza, vittime tra i civili
Dall’alba di oggi, gli attacchi si sono intensificati in tutta la Striscia di Gaza, causando la morte di oltre 30 persone, inclusi bambini. In uno degli episodi più tragici, una madre e tre figli hanno perso la vita in un bombardamento contro un’abitazione nel nord della Striscia, come riferito dai servizi di emergenza locali.
Fonti dell’Idf (Forze di difesa israeliane) hanno annunciato il proseguimento delle operazioni militari, con una concentrazione particolare su Gaza City, dove il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato i piani per un’offensiva che mira a colpire le infrastrutture di Hamas. Nel contempo, il numero di riservisti convocati ha raggiunto circa 60.000 unità, segnalando un’intensificazione dello sforzo bellico.
La crisi umanitaria e le tensioni politiche regionali
L’escalation militare ha ulteriormente aggravato la già critica crisi umanitaria in Gaza, dove la popolazione locale è sottoposta a un blocco che limita fortemente l’accesso ai beni di prima necessità. L’Onu ha espresso forte preoccupazione per le conseguenze delle manovre israeliane, denunciando il rischio di un ulteriore sfollamento di massa.
Sul fronte politico, la controversa approvazione del progetto di insediamento “E1” in Cisgiordania da parte del governo israeliano rischia di compromettere la prospettiva di una soluzione a due Stati, provocando dure reazioni a livello internazionale. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha definito questa decisione “inaccettabile e contraria al diritto internazionale”.
Nel mentre, la pressione diplomatica europea si fa sentire: la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha effettuato una visita ufficiale a Gaza, la prima di un leader europeo in oltre un decennio, sottolineando l’impegno dell’Unione Europea nel sostenere gli sforzi umanitari e nel promuovere un cessate il fuoco duraturo.
Il conflitto israelo-palestinese si conferma dunque in una fase di acuta tensione, con un bilancio di vittime civili che continua a crescere e una situazione geopolitica sempre più complessa.






