Berlino, 1 novembre 2025 – L’aeroporto di Berlino-Brandeburgo (BER) è stato teatro ieri sera di una nuova emergenza legata alla sicurezza aerea: un drone non identificato ha causato la sospensione di tutte le operazioni di decollo e atterraggio per quasi due ore, paralizzando il traffico aereo dello scalo tra le 20:08 e le 21:58. L’episodio si inserisce in un contesto europeo di crescente preoccupazione per la presenza di droni in prossimità degli aeroporti, fenomeno che sta mettendo a dura prova i sistemi di sicurezza aeroportuale.
Interruzioni operative e conseguenze sul traffico aereo
La segnalazione è partita da un testimone oculare, poi confermata da una pattuglia di polizia del Brandeburgo, che ha individuato il drone vicino all’aeroporto di Berlino. Sebbene il dispositivo non sia stato più localizzato dopo l’intervento delle forze dell’ordine, le autorità hanno deciso di sospendere temporaneamente tutte le attività di volo per garantire la sicurezza dei passeggeri.
Durante il blocco, numerosi voli sono stati dirottati su altri aeroporti tedeschi: un volo da Londra a Berlino è stato deviato su Amburgo con il pilota che ha citato esplicitamente l’attività del drone come motivo della deviazione. Altri voli in arrivo da città come Stoccolma, Antalya e Helsinki hanno subito simili cambi di rotta. Inoltre, i collegamenti diretti verso Basilea, Oslo e Barcellona non sono potuti partire.
Vulnerabilità degli aeroporti tedeschi e contesto europeo
L’incidente al BER segue di poche settimane un analogo episodio verificatosi all’aeroporto di Monaco, il secondo scalo più importante della Germania, anch’esso temporaneamente chiuso per l’attività sospetta di droni. Questi episodi evidenziano la vulnerabilità degli aeroporti tedeschi e europei di fronte a minacce non convenzionali, difficili da intercettare e contrastare con i sistemi attuali.
Nel frattempo, le autorità europee, tra cui la Germania, la Danimarca e la Norvegia, stanno intensificando i controlli e le misure di sicurezza per contrastare l’ingresso di droni illegali, con indagini in corso e accuse velate nei confronti di entità straniere, tra cui la Russia, sospettate di utilizzare questi dispositivi per destabilizzare il traffico aereo civile.
Caratteristiche dell’aeroporto di Berlino-Brandeburgo
Il BER, intitolato all’ex cancelliere Willy Brandt, è l’unico aeroporto internazionale della capitale tedesca dal 31 ottobre 2020, dopo la chiusura degli scali di Tegel e l’integrazione di Schönefeld come Terminal 5. Situato a Schönefeld, a circa 20 km a sud-est di Berlino, l’aeroporto dispone di una capacità annuale di 46 milioni di passeggeri, con un progetto di ampliamento che mira a raggiungere i 58 milioni entro il 2035.
Lo scalo è collegato efficacemente alla città grazie a due stazioni ferroviarie presenti sotto i Terminal 1 e 2 e vicino al Terminal 5, con treni rapidi Airport Express e linee S-Bahn che assicurano collegamenti frequenti e veloci al centro di Berlino. Il sistema di trasporti è completato da una rete di autobus e taxi ufficiali, mentre numerose compagnie di autonoleggio offrono servizi direttamente all’interno dell’aeroporto.
L’aeroporto di Berlino-Brandeburgo è gestito dalla Flughafen Berlin Brandenburg GmbH, con proprietà condivisa tra gli stati di Berlino e Brandeburgo e la Repubblica federale tedesca. Nonostante le difficoltà iniziali legate a ritardi e costi di costruzione, il BER rappresenta oggi un nodo strategico fondamentale per il traffico aereo tedesco e europeo.






