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Questa mattina un aereo dell’Air India, con 242 persone a bordo, si è schiantato durante il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad. Secondo quanto riferito, solo un passeggero sarebbe sopravvissuto all’incidente
Un tragico incidente aereo ha colpito l’aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel di Ahmedabad, in India occidentale, questa mattina. Un velivolo della Air India si è schiantato durante la fase di decollo, con a bordo 242 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio. In un primo momento il capo della Polizia di Ahmedabad, GS Malik, aveva dichiarato che non sembravano esserci sopravvissuti tra le persone che si trovavano a bordo dell’aereo, tuttavia ha poi riferito che un passeggero di origine inglese è sopravvissuto.
Il superstite
L’uomo, che a bordo del Boeing 787-8 occupava il posto 11A (vicino a una delle uscite di emergenza), si chiama Vishwash Kumar Ramesh ed è stato portato in ospedale, dove sta ricevendo le cure necessarie. I giornalisti indiani hanno avuto modo di parlare con lui e hanno riportato questa dichiarazioni: “Trenta secondi dopo il decollo c’è stato un forte rumore e poi l’aeroplano si è schiantato. È successo tutto così in fretta”. “Quando mi sono alzato, c’erano corpi tutt’intorno a me. Ero spaventato. C’erano pezzi dell’aereo. Qualcuno mi ha afferrato, mi ha messo su un’ambulanza e mi ha portato in ospedale”, ha raccontato ancora il superstite, che tra 20 anni vive a Londra e ha trascorso gli ultimi giorni in India con il fratello Ajay Kumar Ramesh, del quale non ha ancora avuto notizie.
Oltre 300 le vittime
È salito a oltre 300 il bilancio delle vittime del disastro aereo avvenuto oggi ad Ahmedabad. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, mentre le autorità locali e nazionali parlano di una delle peggiori tragedie aeree degli ultimi anni nel Paese.
Dettagli dell’incidente dell’Air India e prime informazioni
Secondo le prime ricostruzioni fornite da fonti aeronautiche, il velivolo era partito da Ahmedabad con destinazione Londra. L’incidente aereo si è verificato proprio durante il decollo, momento critico in cui l’aereo ha perso rapidamente il controllo, causando lo schianto. Le emittenti televisive locali hanno documentato la scena mostrando i detriti e il fumo che si levava dal luogo dell’impatto. Le autorità aeroportuali e i soccorritori sono subito intervenuti per gestire l’emergenza e avviare le operazioni di salvataggio.
L’aereo è precipitato nei pressi della città di Meghani in una zona residenziale. Una colonna di fumo scuro si è sollevata dal luogo dell’impatto ed è visibile a chilometri di distanza. I soccorsi, con autopompe e ambulanze, sono intervenute subito sul luogo del disastro.
La conferma di Air India
Intanto è arrivata la conferma della compagnia aerea: “Il volo AI171, operato sulla tratta Ahmedabad-Londra Gatwick, è stato coinvolto in un incidente oggi, 12 giugno 2025. Stiamo attualmente verificando i dettagli e condivideremo ulteriori aggiornamenti il prima possibile“.
Il Ministro dell’Aviazione indiano ha annunciato lo “stato di massima allerta” in seguito all’incidente verificatosi nello stato del Gujarat. In una nota ufficiale, il ministero ha fatto sapere che “sono state mobilitate squadre di soccorso”, impegnate nelle operazioni di assistenza e messa in sicurezza dell’area colpita.
Il contesto di Ahmedabad e il suo aeroporto
Ahmedabad è la città più grande dello stato del Gujarat, con una popolazione superiore a 8 milioni di abitanti. La città, ricca di storia e patrimonio culturale, è servita dall’aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel, uno degli hub principali della regione occidentale dell’India. L’aeroporto gestisce un intenso traffico di voli nazionali e internazionali, rappresentando un nodo cruciale per i collegamenti aerei nell’area.
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine approfondita per stabilire le cause dell’incidente aereo e sono in corso le operazioni di assistenza ai passeggeri e alle famiglie coinvolte. Le comunicazioni ufficiali da parte di Air India e delle autorità indiane saranno attese nelle prossime ore per ulteriori aggiornamenti sulla situazione.
Lanciato il mayday prima dell’incidente
La DGCA, l’ente regolatore dell’aviazione in India, ha confermato che il volo “si è schiantato immediatamente dopo il decollo da Ahmedabad”. Ha poi aggiunto che:
A bordo dell’aereo c’erano 242 persone, inclusi due piloti e 10 membri dell’equipaggio di cabina (in precedenza un funzionario aveva detto che erano 244);
Il comandante aveva 8.200 ore di esperienza di volo. Il copilota aveva 1.100 ore di esperienza di volo;
L’aereo è decollato da Ahmedabad alle 13:39 IST (le 10:09 in Italia) dalla pista 23;
Ha lanciato un segnale di emergenza (mayday) alla torre di controllo, ma successivamente non ha più dato alcuna risposta;
Dopo il decollo, l’aereo si è schiantato fuori dal perimetro dell’aeroporto.
È anche emerso che a bordo dell’areo c’erano 169 passeggeri indiani, 53 inglesi, un canadese e sette portoghesi.
Le operazioni di soccorso
Nell’area dove si è schiantato l’aereo si stanno svolgendo le operazioni di soccorso. Come riportato dalla BBC, sul posto sono accorse numerose ambulanze per provare a garantire il salvataggio del maggior numero possibile di vite. Le strade sono state bloccate per ragioni di sicurezza. I vigili del fuoco stanno cercando di domare le fiamme divampate in seguito all’incidente.
Vari testimoni hanno raccontato di aver sentito un forte boato al momento dello schianto e di aver visto del fumo nero. Al momento non c’è ancora alcuna conferma ufficiale sulle dinamiche dell’incidente o sul numero delle vittime. Tuttavia, l’Ufficio degli Esteri del Regno unito ha dichiarato che è in corso una collaborazione con le autorità indiane per fare chiarezza su quanto avvenuto e fornire tutto il supporto necessario a chi ne ha bisogno.
Al momento dello schianto del volo di Air India c’erano buone condizioni di visibilità
L’esperto di sicurezza aerea Marco Chan ha dichiarato che al momento dello schianto le condizioni metereologiche erano stabili e la visibilità era di sei chilometri. Chan ha aggiunto che “non sono state segnalate nubi significative o fenomeni meteorologici rilevanti, né vi erano indicazioni di wind shear, temporali o altre condizioni avverse che possano aver contribuito all’incidente”.
Modi: “La tragedia di Ahmedabad ci ha scioccati e rattristati”
“La tragedia di Ahmedabad ci ha scioccati e rattristati. È un dolore che va oltre le parole”, ha scritto su X il Primo Ministro indiano Narendra Modi. “In quest’ora triste, i miei pensieri vanno alle vittime dell’incidente e ai loro familiari. Sono in contatto con i ministri e le autorità che stanno lavorando per assistere le persone coinvolte”, ha aggiunto.
L’aereo di Air India è caduto su un ostello che ospita dei medici
L’aereo di Air India è caduto su uno degli edifici del college medico BJ, che si trova nell’area residenziale vicina alle piste dell’aeroporto. Le autorità fanno sapere che numerosi studenti sarebbero rimasti feriti. Parlando con l’agenzia ANI, una donna di nome Ramila ha raccontato che suo figlio è saltato dalla finestra al secondo piano dell’ostello quando ha visto l’aereo avvicinarsi. Non è uscito indenne dalla caduta, ma quantomeno è riuscito a salvarsi la vita. Oltre a lui, all’interno dell’edificio, che ospita 94 appartamenti, c’erano circa 200 persone.
Darshna Vaghela, una politica locale, ha dichiarato che gli alloggi di vari medici sono stati danneggiati a causa dello schianto dell’aereo. “Mi trovavo nel mio ufficio nelle vicinanze quando c’è stato l’incidente”, ha raccontato. “Abbiamo salvato molti dottori” ha aggiunto. Secondo quanto riferito dalla India’s Federation of All India Medical Association (FAIMA), tra i 50 e i 60 studenti di medicina sono stati portati in ospedale in seguito allo schianto dell’aereo di Air India. L’associazione ha aggiunto che almeno due studenti sono in terapia intensiva, mentre altri cinque risultano dispersi. Si sono perse le tracce anche di alcuni dei loro parenti.
Le possibili cause dello schianto
Al momento non sono arrivate conferme sulle effettive cause dello schianto, tuttavia alcuni esperti di aviazione hanno dichiarato alla BBC che la posizione dei flap (dispositivi mobili posti sul bordo posteriore delle ali, progettati per aumentare la portanza a basse velocità) dell’aereo potrebbe aver giocato un ruolo nell’incidente.
Con i flap retratti, l’aereo non riesce a generare la portanza necessaria per decollare in sicurezza alle normali velocità di rotazione. In simili condizioni, il velivolo è costretto a raggiungere una velocità più elevata in uno spazio ristretto, un fattore particolarmente rischioso quando la pista disponibile è limitata.
L’assenza di flap avrebbe dunque compromesso la capacità dell’aereo di alzarsi correttamente da terra, contribuendo a una perdita di quota quasi immediata dopo il distacco. Testimoni presenti sulla scena e fonti tecniche confermano che il velivolo è rimasto insolitamente basso durante la fase iniziale del volo, segnalando un chiaro segnale di difficoltà già nei primissimi secondi.
L’impiego errato dei flap potrebbe aver generato una portanza insufficiente, ponendo l’equipaggio di fronte a una situazione di emergenza subito dopo il decollo e rendendo estremamente complessa ogni manovra correttiva.






