Pechino, 2 settembre 2025 – Prosegue il rafforzamento delle relazioni strategiche tra Russia e Cina, nonostante le tensioni geopolitiche a livello globale. Recentemente, il gigante energetico russo Gazprom ha siglato un accordo vincolante per la realizzazione del nuovo gasdotto Power of Siberia 2, destinato ad aumentare significativamente l’approvvigionamento di gas verso il mercato cinese.
Russia Cina, espansione energetica con Power of Siberia 2
Secondo quanto riportato da Bloomberg e confermato dal CEO di Gazprom, Alexey Miller, il progetto prevede anche la costruzione del gasdotto di transito Soyuz Vostok che attraverserà la Mongolia, rafforzando così il corridoio energetico tra Russia, Cina e il territorio mongolo. Attualmente, la Russia rifornisce la Cina con il gasdotto Power of Siberia 1, la cui capacità è di 38 miliardi di metri cubi annui. Con l’avvio delle operazioni di Power of Siberia 2, atteso per il 2027, i flussi di gas naturali verso la Cina aumenteranno di ulteriori 10 miliardi di metri cubi all’anno, consolidando la dipendenza energetica cinese da Mosca e ampliando le rotte di esportazione russe verso l’Estremo Oriente.
Un asse strategico confermato dal vertice di Pechino
L’incontro avvenuto nella Grande Sala del Popolo di Pechino tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato la profondità della loro alleanza. Xi ha definito Putin un “vecchio amico” e ha sottolineato come la partnership tra i due paesi abbia superato la prova delle “mutevoli circostanze internazionali”. Dal canto suo, Putin ha ringraziato Xi per la “calorosa accoglienza”, evidenziando come la comunicazione tra Mosca e Pechino abbia portato le relazioni bilaterali a un “livello senza precedenti”.
In tale contesto, Pechino si è dichiarata pronta a collaborare con la Russia per “promuovere la costruzione di un sistema di governance globale più giusto e razionale”. La definizione di una “partnership senza limiti”, annunciata nel febbraio 2022 poco prima dell’escalation militare russa in Ucraina, continua a orientare la cooperazione economica e militare tra i due paesi, generando preoccupazioni in Occidente per l’assetto geopolitico asiatico.
Il contesto regionale e il triplice confine
La cooperazione energetica si inserisce in un’area geopolitica complessa, segnata dal triplice confine Cina-Corea del Nord-Russia, in cui convergono interessi strategici e dinamiche di sicurezza. Questa zona, situata lungo il fiume Tumen, rappresenta un punto di incontro cruciale per le relazioni tra i tre paesi e un potenziale snodo nelle rotte commerciali e di transito regionali. La presenza di indicatori di confine e accordi trilaterali testimonia l’importanza di questa area nel quadro della cooperazione eurasiatica.
L’alleanza energetica tra Russia e Cina, rafforzata dal gasdotto Power of Siberia 2 e dalle relazioni bilaterali di alto livello, si configura dunque come un elemento strategico di primo piano nella ridefinizione degli equilibri globali, con implicazioni dirette per la geopolitica asiatica e le dinamiche internazionali di potere.






