Belgrado, 8 settembre 2025 – Il ministro degli Esteri serbo, Marko Djuric, ha espresso forti critiche nei confronti di Croazia e Slovenia per il recente accordo militare e di difesa siglato tra i due Paesi. Dopo un comunicato ufficiale diffuso ieri dal ministero degli Esteri di Belgrado, in cui non venivano menzionati esplicitamente i firmatari, Djuric ha oggi nominato direttamente Zagabria e Lubiana, sottolineando come questa intesa non contribuisca a rafforzare la fiducia e la cooperazione nella regione balcanica.
Le critiche serbe sull’accordo tra Croazia e Slovenia
Intervenuto alla televisione pubblica RTS, Marko Djuric ha dichiarato che nei Balcani è necessario costruire nuovi ponti e non nuovi muri. Pur riconoscendo il diritto di ogni Stato a stipulare accordi di difesa, il ministro serbo ha evidenziato come il processo che ha portato all’intesa tra Croazia e Slovenia sia stato privo di trasparenza e di inclusività. “Siamo in una regione segnata da eventi drammatici negli ultimi trent’anni – ha detto Djuric – e creare nuove alleanze senza consultare i Paesi vicini solleva dubbi e preoccupazioni”. Il riferimento è anche al passato travagliato della regione, che rende indispensabile una comunicazione aperta e trasparente sulle questioni di sicurezza.
Un contesto di tensioni regionali
Già nei mesi precedenti, la Serbia aveva espresso dure riserve riguardo a un accordo militare firmato da Croazia, Albania e Kosovo. La posizione di Belgrado riflette la complessità delle relazioni nei Balcani occidentali, dove antichi conflitti e rivalità nazionali continuano a influenzare la politica e le alleanze. La Croazia, membro dell’Unione Europea e della NATO, e la Slovenia, anch’essa membro dell’UE, hanno rafforzato la loro collaborazione nel settore della difesa con l’obiettivo di aumentare la sicurezza regionale, ma questa mossa non è stata accolta favorevolmente da Belgrado, che invita al dialogo e alla cooperazione più ampia con tutti i Paesi limitrofi.






