Port au Prince, 7 novembre 2025 – A una settimana dal passaggio dell’uragano Melissa nei Caraibi, l’Unicef lancia un allarme sulla grave emergenza umanitaria che ha colpito la regione. Sono oltre 900 mila i bambini che necessitano di assistenza tra Cuba, Giamaica, Haiti e Repubblica Dominicana, con circa 679 mila minori in condizioni di estrema urgenza.
Impatto umanitario nei Paesi colpiti
L’emergenza più grave si registra ad Haiti, dove la situazione era già critica prima dell’uragano a causa di anni di crisi umanitaria e violenza legata alle bande armate. Qui, l’uragano ha distrutto oltre 6 mila abitazioni e ha causato 31 vittime, di cui dieci sono bambini. A Cuba, Paese con il maggior numero di minori coinvolti, circa 441 mila bambini hanno subito danni significativi, inclusi quelli a più di 1.500 scuole e 287 strutture sanitarie.

In Giamaica, dove Melissa ha colpito con particolare intensità, molti ospedali sono stati distrutti o danneggiati e diverse comunità rimangono isolate o sommerse dalle acque. Qui si contano circa 281 mila bambini colpiti. Infine, nella Repubblica Dominicana sono almeno 62 mila i minori coinvolti.
Interventi e appelli dell’Unicef
In risposta, l’Unicef ha avviato la distribuzione di impianti per la purificazione dell’acqua, kit igienici e materiale scolastico per i bambini colpiti dall’uragano. Tuttavia, l’agenzia delle Nazioni Unite ha sottolineato la necessità di ulteriori risorse, lanciando un appello ai donatori per raccogliere 56 milioni di dollari indispensabili per fronteggiare adeguatamente l’emergenza. Al momento, la somma richiesta non è stata ancora raggiunta.
L’urgente bisogno di assistenza ai minori evidenzia l’impatto devastante dell’uragano Melissa e la complessità della situazione umanitaria nei Caraibi, dove le condizioni preesistenti aggravano le conseguenze del disastro naturale. L’attenzione della comunità internazionale rimane alta per garantire supporto immediato e protezione ai bambini più vulnerabili.





