Roma, 2 ottobre 2025 – Yoox Net-A-Porter Group, noto colosso italiano dell’e-commerce moda e lusso, ha annunciato la sospensione con effetto immediato della procedura di licenziamento collettivo che interessava 211 lavoratori. La decisione, comunicata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, arriva in seguito all’“invito” formulato dal Ministro Adolfo Urso, che ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni condivise con le organizzazioni sindacali.
Yoox, sospensione dei licenziamenti e il ruolo del Ministero
Yoox ha accolto la richiesta del Ministro Adolfo Urso, che guida il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dal 22 ottobre 2022, aprendo così una fase di confronto e trattative. Il provvedimento mira a individuare percorsi condivisi per affrontare le criticità occupazionali, evitando impatti sociali rilevanti. È stato proprio Urso a commentare: “Siamo finalmente sulla strada giusta. Oggi si apre una nuova fase, che auspico possa condurre, in tempi congrui, a una soluzione condivisa e quindi accettabile da tutte le parti coinvolte”.
Questa decisione segue le recenti difficoltà emerse nel gruppo Yoox, che da settembre 2025 aveva annunciato esuberi pari al 20% del personale italiano, concentrati su Milano e Bologna. Il gruppo, controllato da poco più di sei mesi dalla piattaforma tedesca MyTheresa dopo l’acquisizione conclusa ad aprile 2025, ha avviato una revisione organizzativa in un contesto di mercato complesso.
Yoox Net-A-Porter Group: contesto e prospettive
Fondato nel 2000 da Federico Marchetti e attivo nel settore della vendita online di moda e lusso, Yoox Net-A-Porter Group è oggi una realtà che conta migliaia di dipendenti e numerosi brand di alta gamma nel proprio portafoglio. Dopo la fusione con Net-A-Porter nel 2015, il gruppo è diventato uno dei leader mondiali del luxury e-commerce. Recentemente, la cessione a MyTheresa ha aperto una nuova fase strategica con l’obiettivo di consolidare la presenza nel mercato europeo e globale.
L’intervento del Ministro Urso rappresenta un segnale dell’attenzione del governo verso la tutela dell’occupazione e la stabilità delle imprese italiane nel settore strategico della moda e del made in Italy. Le trattative in corso tra azienda e sindacati saranno cruciali per definire il futuro operativo e occupazionale del gruppo.

