Bologna, 9 settembre 2025 – Nel cuore del distretto dell’e-commerce italiano, la crisi colpisce duramente Yoox, azienda simbolo del settore. Con un piano di 211 esuberi annunciato dalla controllante tedesca LuxExperience, si apre una fase di grande tensione per i lavoratori, molti dei quali da anni fedeli alla realtà del gruppo. Tra loro c’è Oana Cristina Mormocea, 41 anni, impiegata da 16 anni come cataloguing operator, figura chiave nella gestione dei prodotti di lusso venduti online.
La crisi di Yoox: 211 esuberi tra Bologna e Milano
Nel recente annuncio ufficiale, Yoox ha comunicato un taglio netto del personale pari al 20% della forza lavoro complessiva, equivalente a 211 posti eliminati su 1.091 dipendenti. Le sedi più colpite sono quelle di Bologna, con 165 licenziamenti previsti, e in particolare l’Interporto, dove su 403 lavoratori 134 rischiano di perdere il lavoro. A Zola Predosa, su 464 dipendenti a tempo indeterminato, sono 31 gli esuberi previsti, mentre a Milano il personale in esubero è di 46 unità, a cui si aggiungono 29 contratti a termine non rinnovati.
I sindacati hanno reagito prontamente proclamando uno sciopero di 16 ore e organizzando assemblee per il prossimo 8 settembre nelle sedi di Zola e Interporto, segno della preoccupazione crescente tra i lavoratori.
La testimonianza di una veterana: “Tanti incompetenti nei posti chiave”
Oana Cristina Mormocea, delegata Cisl e pilastro storico di Yoox, racconta con amarezza la situazione: “Erano sempre puntuali con gli stipendi, ma questa settimana è arrivata la mazzata“. Dopo 16 anni di lavoro, con un ruolo importante nella catalogazione dei prodotti di lusso, Oana si è trovata a vivere in prima persona questa crisi. Il suo compito consiste nello studiare ogni capo che arriva in magazzino, identificandone brand, colore, taglia, prezzo e difetti, per poi inserire tutte queste informazioni nel sistema informatico. “È un lavoro che ho sempre amato, sono in mezzo a quello che mi piace“, dice.
Nonostante la passione, Oana ha notato segnali di difficoltà già da tempo, soprattutto nella gestione interna: “Hanno messo persone totalmente incompetenti nei posti importanti“, denuncia, riferendosi a manager e team leader che sono stati esclusi dal piano di esuberi. “Una volta eravamo 120 nel nostro reparto, oggi siamo dimezzati“.
L’azienda ha scelto di non ricorrere né alla cassa integrazione né agli incentivi all’esodo, comunicando solo i profili dei ruoli da eliminare senza indicare i nomi. Questo ha generato una sorta di “Indovina chi?” all’interno degli uffici, aumentando l’ansia tra i dipendenti.
Una realtà aziendale in bilico: dal successo alla vertenza
Yoox, primo unicorno italiano quotato in Borsa con un valore di un miliardo di euro, sembra oggi aver perso slancio. La vertenza in corso rappresenta la prima di queste dimensioni nel settore e-commerce italiano. Oana, che ironicamente aveva sempre evitato di cercare un fidanzato in azienda, a differenza di molti colleghi che si sono sposati o fidanzati proprio in Yoox, oggi si ritrova a dover lottare per il proprio futuro lavorativo.
“Sono molto testarda e credo che il posto di lavoro vada sempre difeso“, afferma con determinazione, pronta a partecipare alle mobilitazioni sindacali. Il futuro di molti dipendenti è incerto, ma la volontà di non arrendersi è chiara.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’azienda saprà trovare un nuovo equilibrio o se la ristrutturazione porterà a un ridimensionamento irreversibile, con forte impatto sul tessuto occupazionale di Bologna e Milano. Intanto, la comunità dei lavoratori di Yoox si prepara a una dura battaglia, in cui il valore dell’esperienza e della professionalità sarà messo alla prova.

