Roma, 17 giugno 2025 – Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha confermato la sanzione da 773mila euro inflitta dall’Agcom a Vodafone Italia nel 2020. La multa riguarda la violazione di obblighi regolamentari legati ai costi di recesso e alla trasparenza delle condizioni economiche applicate su alcune offerte di rete fissa.
Il Tar ha confermato le violazioni di Vodafone
I giudici amministrativi hanno esaminato nel dettaglio le contestazioni mosse dall’Autorità. In particolare, hanno ritenuto legittima la critica rivolta a Vodafone per la formulazione non sufficientemente chiara dell’offerta di rete fissa “Internet Unlimited”, pubblicizzata con la formula “Tutto incluso”. Il Tar ha sottolineato che l’operatore non ha rispettato l’obbligo di rendere trasparenti e dettagliate tutte le voci che compongono il costo effettivo del servizio, né di indicare chiaramente eventuali sconti o ribassi. Secondo la sentenza, il fatto che alcune informazioni fossero reperibili altrove non esonera Vodafone dal dovere di fornire immediatamente e in modo inequivocabile tutte le condizioni economiche al momento della presentazione e dell’acquisto online dell’offerta.
Il Tar ha inoltre respinto le contestazioni di Vodafone relative alla durata dei piani di rateizzazione e al mancato coinvolgimento degli operatori nella definizione del termine massimo di 24 mesi per la rateizzazione dei servizi. La sentenza ha confermato che tali disposizioni hanno natura interpretativa e di orientamento. Anche il costo di disattivazione delle offerte, fissato a 28 euro e ritenuto da Vodafone eccessivo, è stato giudicato equo e proporzionato dai giudici.
Contesto più ampio: sanzioni Agcom e tutela dei consumatori
Questa decisione si inserisce in un quadro più ampio di interventi dell’Agcom per garantire la trasparenza e la correttezza nelle offerte degli operatori di telecomunicazioni. Solo pochi mesi fa, il Tar del Lazio ha confermato sanzioni analoghe nei confronti di WindTre, per pratiche scorrette relative ai costi di recesso e alla mancata trasmissione dell’informativa annuale ai clienti business, con multe complessive superiori a un milione di euro.
Questi provvedimenti evidenziano l’attenzione dell’Autorità e dei giudici amministrativi verso la tutela del consumatore, in particolare per quanto riguarda la chiarezza delle condizioni contrattuali e la correttezza dei costi accessori. Il rafforzamento dei controlli e delle sanzioni mira a garantire un mercato più trasparente e competitivo, a beneficio degli utenti finali.
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