Roma, 7 ottobre 2025 – Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ribadito con fermezza la posizione del Governo italiano in merito ai recenti dazi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti della pasta italiana, accusando le imprese nazionali di dumping fiscale. Le sue dichiarazioni sono arrivate a margine dell’Assemblea Generale 2025 di Unindustria a Roma.
Il Governo italiano e il supporto della Commissione Europea

“Sui dazi abbiamo ottenuto il pieno supporto della Commissione Europea che si è pronunciata a pieno supporto delle imprese italiane”, ha sottolineato Urso, evidenziando come l’Unione Europea rappresenti l’unico interlocutore legittimo nelle politiche commerciali internazionali, e che la Commissione Europea, guidata dal presidente Ursula von der Leyen, rimane il principale organo esecutivo dell’UE. Il Ministro ha spiegato che bypassare la Commissione significherebbe delegittimarla, compromettendo l’azione politica e istituzionale europea.
Il Governo italiano, ha proseguito Urso, sta agendo con determinazione: “ho parlato con i miei interlocutori nelle ultime ore per ribadire che le aziende italiane della pasta non hanno realizzato alcuna forma di dumping” – l’accusa alla base dell’introduzione dei dazi al 107% da parte degli USA. Urso ha inoltre ricordato che esistono accordi già stabiliti tra la Commissione Europea e l’amministrazione Trump, che devono essere rispettati.
Aspettative di intervento e tutela delle imprese italiane
Il Ministro ha espresso fiducia nel fatto che la ragione sarà riconosciuta sia sul piano legale, con le imprese italiane pronte a contestare formalmente i dazi, sia sul piano politico-istituzionale. A tal proposito ha evidenziato l’importanza dell’azione incalzante della Commissione Europea e del Governo italiano per tutelare la filiera della pasta Made in Italy.
Urso ha infine manifestato l’aspettativa che la Commissione intervenga tempestivamente anche in altri settori sottoposti a dumping, come il tessile, vittima di pratiche commerciali sleali da parte di alcuni Paesi asiatici, tra cui la Cina.
La posizione espressa dal Ministro Urso riflette una linea di difesa che unisce Governo e istituzioni europee, sottolineando il ruolo cruciale della Commissione Europea quale custode degli interessi comuni dell’Unione e garante delle regole di libero scambio. Il dialogo tra Roma e Bruxelles si conferma fondamentale per affrontare le tensioni commerciali internazionali che coinvolgono un settore strategico per l’Italia e il suo tessuto produttivo.






