Roma, 22 luglio 2025 – Il malcontento degli italiani verso l’Ue continua a crescere con il passare dei mesi, manifestandosi in modo sempre più diffuso e articolato. Secondo un’analisi di Socialcom, che ha monitorato oltre 9,5 milioni di contenuti online attraverso la piattaforma SocialData, ben il 75% dei post esprime una posizione negativa nei confronti di Bruxelles, generando un totale di oltre 250 milioni di interazioni sui social media.
Crescente sfiducia nei confronti delle politiche UE
Il sentimento critico degli italiani verso l’UE ha subito una progressiva evoluzione nel corso del 2025. Inizialmente, le polemiche riguardavano principalmente il Green Deal e le iniziative per il riarmo, ma con il tempo si sono intensificate le contestazioni relative alle politiche agricole, alla carbon tax e alle misure di sostegno finanziario al bilancio europeo, ritenute punitive e lesive della sovranità nazionale. Questi temi hanno alimentato un clima di forte tensione, soprattutto nei momenti chiave come il lancio del piano ReArmUE, l’inizio del mandato di Donald Trump – al quale Giorgia Meloni è stata l’unica leader europea presente – e la discussione sul bilancio UE, riaccesa dall’ipotesi di nuove tassazioni.
Il malcontento si estende a buona parte dell’agenda europea: i contenuti critici più frequenti riguardano la politica estera (91% sentiment negativo), seguita da immigrazione (87%), dazi commerciali (83%), burocrazia (78%) e agricoltura (70%). Le proteste degli agricoltori si sono susseguite per tutta la prima metà dell’anno, culminando a luglio con una forte mobilitazione contro la proposta di tagli alla Politica Agricola Comune (PAC). Le politiche ambientali, pur molto presenti nei canali istituzionali con oltre 548 mila post, risultano meno coinvolgenti rispetto ad altri temi come immigrazione, dazi e questioni fiscali.
Sovranità nazionale e reazioni sui social
Un elemento particolarmente rilevante nel dibattito online è l’allarme sulla perdita di sovranità dei governi nazionali, tema che emerge con forza nei post più apprezzati, raggiungendo un engagement medio superiore a 1000 interazioni per contenuto. La critica verso l’Unione Europea si riflette anche nella distribuzione dei contenuti e delle interazioni sui social network: il 65% dei post è pubblicato su Twitter/X, mentre web news e blog rappresentano il 28%, confermandosi fonti principali di informazione. Tuttavia, la maggior parte delle interazioni si concentra su Instagram e Facebook, che insieme raccolgono oltre il 70% delle reazioni totali, suggerendo una partecipazione più attiva attraverso contenuti visivi, commenti e reazioni. Twitter/X, nonostante sia centrale nella produzione di contenuti, registra solo l’11% dell’engagement.
Tra i temi più caldi del dibattito online figura il fronte fiscale. Socialcom ha monitorato le reazioni a quattro proposte di tassazione avanzate dall’UE tra il 19 giugno e il 18 luglio, riguardanti ambiente (ETS e CBAM), grandi aziende, rifiuti elettronici e tabacco. In totale, sono stati registrati oltre 10.000 contenuti e 223.000 interazioni nel periodo analizzato. Particolarmente dibattuta è l’ipotesi di aumento delle accise sul tabacco, che da sola ha generato 5.700 conversazioni e oltre 86.000 interazioni social, con un clima fortemente critico (95% di contenuti negativi), alimentato dalla percezione di una misura invasiva e punitiva capace di impattare direttamente sulla quotidianità dei cittadini.
Luca Ferlaino, presidente di Socialcom, sottolinea come “la distanza tra le priorità europee e le preoccupazioni degli italiani emerga con chiarezza nella conversazione online, dominata da critiche, allarmi e sarcasmo. Il malcontento attraversa tutti i principali dossier, ma esplode in particolare su temi percepiti come più vicini alla vita quotidiana, come agricoltura e tasse. Occorre un cambio di passo nel modo in cui l’Europa comunica, ascolta e rappresenta i cittadini.”






