Torna l’incubo dei dazi USA e le borse europee soffrono ancora. Donald Trump ha lanciato una minaccia di dazi all’Unione Europea, causando perdite per 183 miliardi di euro nei mercati. Milano ha chiuso a -1,94%, con pesanti cali nei titoli automobilistici e nel lusso. Si attende il rating di Moody’s sull’Italia
La recente escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea ha avuto un impatto significativo sui mercati finanziari europei. In particolare, dopo il crollo record di inizio aprile, le borse europee hanno registrato un altro crollo drammatico, con perdite complessive di 183 miliardi di euro in una sola giornata, in risposta alle nuove minacce del presidente statunitense Donald Trump riguardo all’imposizione di dazi sulle importazioni europee.
La reazione immediata dei mercati
Prima dell’annuncio di Trump, i mercati azionari europei mostravano segni di ottimismo, con un incremento medio dello 0,1%, sostenuto dalle attese per il prossimo aggiornamento del rating dell’Italia da parte dell’agenzia Moody’s. Tuttavia, la dichiarazione del presidente che ha annunciato dazi al 50% per l’Europa ha innescato una reazione a catena, portando a vendite diffuse in tutta Europa. Dopo le 14:00 in Italia, i listini hanno subito un brusco calo, con perdite che hanno raggiunto il 3% durante la giornata.
Milano ha chiuso con un ribasso dell’1,94%, mentre Parigi ha segnato un -1,65%, Francoforte un -1,54% e Madrid un -1,33%. Londra, grazie a recenti accordi che la proteggono parzialmente dalle nuove tariffe, ha visto una flessione più contenuta dello 0,24%.
L’impatto sulle aziende e sul dollaro
Negli Stati Uniti, i mercati hanno risentito dell’onda d’urto, con il Dow Jones in calo di circa mezzo punto percentuale e il Nasdaq che ha subito un ribasso dell’1%. La minaccia di Trump ha colpito in particolare Apple, il cui titolo ha aperto con un forte decremento, portando a una perdita di oltre 100 miliardi di dollari di capitalizzazione per la società, a causa del rischio di tariffe elevate sui iPhone prodotti in Asia.
Il dollaro ha subito un nuovo calo, scendendo a 0,88 euro e a meno di 0,74 sterline, mentre l’oro ha visto un incremento dell’1,18%, raggiungendo i 3.328,7 dollari l’oncia, mantenendosi comunque al di sotto del picco di 3.452,49 dollari toccato il mese scorso.
Le vulnerabilità delle aziende europee
Le vendite sui mercati azionari si sono concentrate principalmente sui titoli delle aziende più esposte al mercato americano, come Stellantis e altri produttori automobilistici, che hanno registrato flessioni significative. Anche i titoli del lusso, storicamente resilienti, hanno subito perdite, con Swatch che ha chiuso a -5,13%. Questa situazione ha messo in evidenza le vulnerabilità delle aziende europee in un contesto di crescente protezionismo.
In un clima di incertezze, tutti gli occhi sono ora puntati sul rating di Moody’s sull’Italia, atteso per la serata. L’ultimo aggiornamento, avvenuto nel novembre 2023, aveva confermato il rating Baa3 con prospettiva stabile, ma la reazione dei mercati a possibili notizie negative potrebbe ulteriormente inasprire la situazione economica nella zona euro.






