New York, 6 novembre 2025 – Gli azionisti di Tesla hanno approvato con oltre il 75% dei voti il maxi piano di remunerazione decennale per il Ceo Elon Musk, durante l’assemblea generale tenutasi ad Austin, Texas, dove ha sede il produttore di veicoli elettrici. Il pacchetto retributivo prevede dodici tranche legate al raggiungimento di specifici obiettivi finanziari e operativi, che consentiranno l’assegnazione di azioni del gruppo a Musk. Se riuscisse a centrare tutti gli obiettivi, il valore complessivo del compenso potrebbe superare la cifra record di 1.000 miliardi di dollari.
Tesla e un pacchetto retributivo da record per Musk
Il nuovo piano, che sostituisce il precedente bocciato da un giudice del Delaware nel 2024, non prevede un salario o bonus tradizionali per Musk. La sua remunerazione sarà interamente legata all’assegnazione di azioni Tesla, in base al raggiungimento di target ambiziosi. Per incassare l’intera somma, Musk dovrà far salire la capitalizzazione di mercato di Tesla fino a 8.500 miliardi di dollari, cioè oltre otto volte il valore attuale, e raggiungere altri traguardi come la messa su strada di un milione di taxi autonomi e un milione di robot. Il pacchetto mira inoltre ad aumentare la partecipazione azionaria di Musk in Tesla da circa il 13% attuale a quasi il 29%, garantendogli un controllo straordinario sulla società.

La presidente del consiglio di amministrazione, Robyn Denholm, ha spiegato che l’assemblea ha dovuto scegliere tra un rischio concreto: la possibile uscita di Musk dalla guida dell’azienda, qualora il pacchetto fosse stato bocciato, e le preoccupazioni di governance e sociali legate a un compenso di tale portata. Denholm ha sottolineato come la perdita di Musk significherebbe privare Tesla di “tempo, talento e visione”, elementi chiave per il successo finora conseguito.
Le tensioni tra azionisti e la sfida del futuro
Il voto ha visto posizioni contrastanti tra i grandi azionisti. Fondi sovrani come quello norvegese e il fondo pensione Calpers si erano espressi contro il maxi-compenso, ritenendolo sproporzionato. Al contrario, fondi come Charles Schwab, Morgan Stanley e il fondo pensione pubblico della Florida hanno sostenuto la proposta. Fondamentali sono stati anche i voti di Vanguard, BlackRock e State Street, che insieme detengono circa il 15% del capitale e hanno appoggiato la risoluzione.
Questa decisione arriva in un momento cruciale per Tesla, già leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici e tecnologie energetiche sostenibili, con un fatturato di 97,69 miliardi di dollari e un utile netto di 9,58 miliardi nel 2024. L’azienda, fondata nel 2003 e guidata da Musk dal 2004, ha rivoluzionato il settore automobilistico con modelli iconici come la Model S, Model X e la più accessibile Model 3, e punta a incrementare ulteriormente la sua presenza globale.
Elon Musk, imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense e figura di spicco nella tecnologia e nell’innovazione, ha più volte dichiarato che il suo vero interesse non è il denaro, ma il controllo strategico di Tesla. Il suo obiettivo è proteggere l’azienda dalle pressioni di mercato, come le vendite allo scoperto, e guidare la transizione globale verso l’energia pulita e i veicoli elettrici.
Il nuovo pacchetto retributivo rappresenta quindi non solo un incentivo economico senza precedenti, ma anche una scommessa sul futuro di Tesla sotto la guida di Musk, che rimane una figura centrale per l’azienda e per i suoi ambiziosi piani di sviluppo tecnologico.





