Roma, 1 settembre 2025 – Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha confermato la maximulta da 1,4 milioni di euro inflitta da Antitrust a Poste Italiane nell’ottobre 2022. La sanzione riguarda due pratiche commerciali scorrette relative al collocamento dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP).
Poste Italiane, pratiche commerciali scorrette confermate dal Tar
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva contestato a Poste Italiane di aver omesso o formulato in modo ingannevole informazioni essenziali riguardo ai termini di scadenza e prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali. Secondo l’Antitrust, questa condotta era “idonea a indurre in errore il consumatore per quanto riguarda l’esercizio dei diritti di credito relativi al Buono sottoscritto”. Inoltre, per i titoli cartacei caduti in prescrizione negli ultimi cinque anni, Poste Italiane non avrebbe informato adeguatamente i titolari dei buoni prossimi alla scadenza, causando il mancato rimborso degli importi dovuti.
Il Tar del Lazio ha ritenuto fondate le valutazioni dell’Autorità, sottolineando che i documenti pre-contrattuali e contrattuali relativi ai BFP presentavano ambiguità e omissioni tali da poter trarre in inganno il consumatore. Anche la mancata comunicazione preventiva sull’imminente scadenza del periodo di prescrizione per il riscatto dei buoni è stata confermata come pratica scorretta.
Sanzione ritenuta proporzionata
Per quanto riguarda la quantificazione della sanzione, il Tar ha stabilito che l’importo di 1,4 milioni di euro è congruo e proporzionato alla gravità e alla durata dell’infrazione, nonché alle condizioni economiche di Poste Italiane.
Poste Italiane, società chiave nel panorama dei servizi postali e finanziari in Italia, continua a offrire una gamma di prodotti legati al risparmio postale, che includono anche nuove offerte di libretti e buoni fruttiferi dedicati a diverse fasce di età e finalità, con rendimenti aggiornati e modalità di gestione digitalizzate. Tuttavia, la sentenza del Tar riafferma l’importanza della trasparenza e correttezza nelle informazioni fornite ai consumatori, soprattutto in ambiti di interesse economico generale come quello del risparmio postale.


