Madrid, 30 aprile – Il gigantesco blackout di lunedì potrebbe ridurre il Pil della Spagna dello 0,1%, ossia circa 1,6 miliardi di euro. Previste forti ripercussioni sull’industria. Colpito anche il settore dei servizi, con stime di perdite tra 1 miliardo e 4,5 miliardi di euro
Il recente blackout in Spagna ha avuto ripercussioni notevoli sull’economia nazionale, con stime che indicano un impatto di circa 1,6 miliardi di euro, corrispondente a una riduzione dello 0,1% del PIL. Queste previsioni sono state fornite da Antonio Garramendi, presidente della Confederazione spagnola delle Organizzazioni Imprenditoriali (Ceoe), durante un incontro a Madrid. La situazione ha messo in luce l’urgenza di investimenti significativi per ripristinare le infrastrutture danneggiate e recuperare il tempo perso, in particolare per le raffinerie e i forni elettrici di alcune industrie, che hanno subito danni irreparabili.
Settore dei servizi sotto pressione
Il settore dei servizi, che rappresenta circa il 70% del PIL spagnolo, è stato il più colpito. Molti stabilimenti hanno dovuto interrompere temporaneamente le loro attività, causando perdite significative in vendite e danni a prodotti deperibili. Questo ha messo a rischio non solo la stabilità economica immediata, ma anche la fiducia nel sistema produttivo nazionale.
Stime delle perdite economiche
Francisco Rodriguez, docente di Economia all’Università di Granada, ha analizzato la situazione stimando che le perdite potrebbero oscillare tra 1 e 4,5 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta l’intera produzione giornaliera del PIL iberico, evidenziando l’entità della crisi. La chiusura temporanea di numerosi stabilimenti ha avuto un effetto a catena, influenzando non solo le vendite immediate, ma anche l’intera economia.
Necessità di investimenti a lungo termine
Anche il professor Pedro Aznar, dell’Istituto Esade, ha condiviso previsioni simili, suggerendo che le perdite economiche dovrebbero essere calcolate in base alla ripresa delle attività nel giorno del blackout. Secondo Aznar, le stime più realistiche si collocano tra il 25% e il 50% del PIL giornaliero, traducendosi in una forbice di perdite compresa fra 1,1 e 2,5 miliardi di euro. Questa situazione ha sollevato interrogativi sull’affidabilità delle infrastrutture energetiche spagnole e sulla necessità di un piano di investimento a lungo termine per garantire una maggiore resilienza in futuro.
In conclusione, il blackout in Spagna non è solo un episodio isolato, ma un campanello d’allarme per la necessità di rivedere e rafforzare le infrastrutture energetiche, al fine di prevenire crisi simili in futuro e garantire la stabilità economica del paese.






