Milano, 17 ottobre 2025 – In vista della prossima Legge di Bilancio 2026, il governo italiano ha confermato l’arrivo di nuovi aumenti delle accise sulle sigarette, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026. L’incremento sarà progressivo e si svilupperà nell’arco di tre anni, portando il prezzo del pacchetto di sigarette a salire fino a 1,5 euro in più entro il 2028. A illustrare le novità, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha ribadito come la misura rappresenti un elemento centrale per sostenere le entrate fiscali e finanziare parte della manovra economica.
Le novità fiscali per il tabacco nella Manovra 2026
Il provvedimento prevede un rinnovo del calendario fiscale dei tabacchi con un aumento sia delle accise sui prodotti da combustione tradizionali sia su quelli a base di nicotina elettronica, seppur con un incremento più marcato per le sigarette classiche. L’aumento previsto sarà lieve ma costante, pari a qualche decina di centesimi già nel 2026 e 2027, per arrivare complessivamente a 1,5 euro in più a pacchetto nel 2028. Tale rialzo si inserisce in un contesto di revisione fiscale che mira a innalzare le entrate senza gravare eccessivamente sui consumatori.
Attualmente, il prezzo finale delle sigarette si compone di più elementi: il margine del venditore, l’accisa – suddivisa in una parte fissa di 29,5 euro per 1.000 sigarette e una proporzionale al 49,5% del prezzo al dettaglio – e l’IVA al 22%. A questi si aggiunge l’aggio per il rivenditore, pari al 10% del prezzo di vendita. Gli aumenti delle accise andranno a incidere su questa struttura, con un impatto che dipenderà anche dalle strategie di prezzo delle aziende produttrici.

Il ruolo di Giancarlo Giorgetti nella manovra economica
Giancarlo Giorgetti, che ricopre la carica di ministro dell’Economia e delle Finanze dal 22 ottobre 2022 nel governo Meloni, ha avuto un ruolo chiave nel definire le strategie fiscali della manovra. Oltre alla gestione delle accise sul tabacco, il ministro ha posto l’accento sulla necessità di un rigoroso controllo della spesa pubblica, con tagli ai ministeri per 8 miliardi di euro nel triennio 2025-2027 e un piano di razionalizzazione interna al Ministero dell’Economia.
Il governo ha inoltre previsto una revisione delle entrate fiscali con l’obiettivo di migliorare la riscossione e contrastare l’evasione, mantenendo al contempo un equilibrio tra contenimento della spesa e sostegno agli investimenti strategici. Giorgetti ha ribadito che la manovra è pensata per essere “seria” e focalizzata su priorità quali famiglia, natalità, riduzione delle tasse e sostegno alle imprese e alla sanità.
Le nuove accise sulle sigarette rappresentano quindi una delle misure fiscali inserite in un più ampio quadro di riforme economiche e finanziarie, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità dei conti pubblici italiani nel rispetto dei vincoli europei e delle esigenze di crescita del Paese.






