Roma, 29 ottobre 2025 – La vertenza di Taranto continua a essere al centro del dibattito politico nazionale. A margine dell’assemblea organizzata per celebrare gli 80 anni di attività di un ente romano, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso con forza la necessità di un intervento deciso dello Stato per garantire un futuro sostenibile alla città pugliese.
Lo stato di crisi industriale di Taranto e le preoccupazioni dei metalmeccanici

Taranto, capoluogo dell’omonima provincia in Puglia, è nota per la sua posizione strategica tra Mar Grande e Mar Piccolo, e per essere un importante polo industriale e portuale, con una popolazione di circa 185.000 abitanti. Negli ultimi decenni, tuttavia, la città è stata segnata da una forte crisi industriale, in particolare per quanto riguarda l’ex Ilva, una delle più grandi acciaierie d’Europa. Questa crisi ha avuto un impatto significativo sull’occupazione e sull’ambiente, generando preoccupazioni tra i lavoratori metalmeccanici e la comunità locale.
In questo contesto, Schlein ha sottolineato di aver incontrato nuovamente i sindacati dei metalmeccanici, “enormemente preoccupati per il futuro dello stabilimento e della città”. La segretaria del PD ha ribadito la necessità che le istituzioni “lavorino per dare una prospettiva chiara e concreta”, garantendo sia la continuità occupazionale sia la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini tarantini.
La proposta di una nazionalizzazione temporanea per la decarbonizzazione
“Lo Stato deve assumersi la responsabilità di accompagnare un processo di decarbonizzazione che assicuri il futuro industriale di Taranto, ma al contempo la salute e l’ambiente delle persone”, ha dichiarato Schlein. La leader dem ha evidenziato come sia fondamentale evitare “il rischio di spezzatino” che potrebbe compromettere la coesione del progetto industriale e sociale della città.
Schlein ha proposto, qualora necessario, una nazionalizzazione temporanea dello stabilimento, come strumento per garantire i tre obiettivi imprescindibili: tutela ambientale, salute pubblica e continuità occupazionale. “Se serve una nazionalizzazione temporanea, si faccia per assicurare questi tre obiettivi che devono sempre stare insieme”, ha aggiunto, sottolineando che la politica deve tracciare una strada chiara per il futuro di Taranto.
Queste dichiarazioni si inseriscono in un quadro di crescente attenzione verso la città, nota anche per la sua tradizione culturale e la sua economia legata alla mitilicoltura, elemento che contribuisce all’identità e alla crescita sociale del territorio. Recentemente, il Comune di Taranto ha lanciato il progetto “Miti di Mare”, mirato a valorizzare la cultura locale e favorire l’inclusione sociale tramite la partecipazione di enti del Terzo Settore e operatori della mitilicoltura.
La questione di Taranto rappresenta un nodo cruciale per le politiche industriali e ambientali italiane, con un equilibrio delicato tra sviluppo economico e tutela della salute pubblica, che richiede interventi istituzionali decisi e condivisi.





