Roma, 11 dicembre 2025 – L’innovazione digitale e l’intelligenza artificiale (IA) rappresentano un punto di svolta per il sistema sanitario italiano, con il 64% degli italiani che si dichiara fiducioso verso queste tecnologie. Tuttavia, emerge in maniera chiara la necessità di una regolamentazione adeguata per garantire sicurezza, efficacia e tutela dei cittadini.
Sanità digitale: innovazione e sfide per un sistema più efficiente

La sanità digitale si configura come l’uso di tecnologie avanzate per la raccolta, elaborazione e condivisione dei dati sanitari, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e l’assistenza ai pazienti. Grazie al supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che destina 15,63 miliardi di euro alla Missione 6 – Salute, la digitalizzazione della sanità italiana punta a trasformare in modo sistematico le soluzioni adottate durante la pandemia da Covid-19.
Le applicazioni digitali includono dispositivi indossabili, telemedicina, cartelle cliniche elettroniche e ricette dematerializzate. Questi strumenti consentono di ridurre i tempi di attesa, semplificare la comunicazione tra strutture e pazienti e migliorare la diagnosi e la personalizzazione delle cure. Fondamentale è anche il modello della Connected Care, che integra tutte le figure coinvolte nel percorso di cura, ponendo il paziente al centro dell’ecosistema sanitario.
Il Direttore tecnico-scientifico dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Pierluigi Russo, sottolinea come l’adozione di tecnologie data-driven possa ottimizzare la programmazione delle risorse e migliorare l’efficienza delle strutture sanitarie. L’intelligenza artificiale, in particolare, consente di elaborare grandi quantità di dati per supportare decisioni cliniche più accurate e tempestive.
Regolamentazione e fiducia: il ruolo cruciale degli esperti
Nonostante il crescente apprezzamento, come evidenziato anche da Rosanna Sovani, capo del dipartimento Legal Public Affairs di LS Cube, la diffusione delle tecnologie digitali in sanità richiede una regolamentazione chiara e aggiornata. Sovani, esperta in compliance e normative del settore Life Sciences, evidenzia l’importanza di garantire la tutela dei dati personali e il rispetto delle normative, così da consolidare la fiducia dei cittadini e degli operatori.
Il copresidente dell’intergruppo parlamentare innovazione sostenibile in sanità, Daniele Manca, ribadisce l’urgenza di definire un quadro normativo che accompagni lo sviluppo tecnologico, evitando frammentazioni regionali e promuovendo un sistema integrato e uniforme su tutto il territorio nazionale.
In un contesto in cui il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta una delle massime espressioni della sanità digitale, ancora oggi il suo utilizzo evidenzia forti disparità tra regioni italiane. Solo il 33% dei cittadini utilizza regolarmente il FSE, con punte di oltre il 50% in alcune regioni come Emilia-Romagna e Lombardia, mentre in altre l’adozione è inferiore al 5%.
L’evoluzione della sanità digitale italiana passa dunque attraverso la combinazione di innovazione tecnologica, investimenti strategici e un’efficace regolamentazione, elementi indispensabili per realizzare un sistema sanitario più moderno, sostenibile e vicino alle esigenze dei cittadini.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Digitale e IA in sanità, il 64% degli italiani è fiducioso ma serve regolamentazione






