Roma, 23 dicembre 2025 – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione di 255,7 milioni di euro a Ryanair per abuso di posizione dominante nel mercato del trasporto aereo di linea passeggeri da e per l’Italia. La decisione si fonda su un’approfondita istruttoria che ha accertato una complessa strategia da parte della compagnia irlandese finalizzata a ostacolare le attività delle agenzie di viaggio, sia online (OTA) che fisiche.
Le accuse rivolte a Ryanair
Secondo quanto spiegato dall’Antitrust, Ryanair detiene una posizione dominante nel mercato a monte dei servizi di trasporto aereo da e per l’Italia, con una quota di mercato tra il 38 e il 40% dei passeggeri su queste rotte, in continua crescita. Questo potere di mercato si traduce nella capacità di agire in modo indipendente dai concorrenti e dai consumatori, esercitando un’influenza significativa sulle agenzie di viaggio.
Le condotte contestate risalgono a fine 2022, con un progressivo inasprimento a partire da aprile 2023. Inizialmente Ryanair ha introdotto procedure di riconoscimento facciale per i biglietti acquistati tramite agenzie, per poi passare, a fine 2023, al blocco totale o intermittente delle prenotazioni effettuate dalle agenzie sul proprio sito. Tali blocchi includevano il blocco dei mezzi di pagamento e la cancellazione massiva degli account associati alle prenotazioni da OTA.
Restrizioni e condizioni limitative imposte alle agenzie
Nel 2024 Ryanair ha imposto accordi di partnership alle OTA e alle agenzie fisiche, denominati Travel Agent Direct, che limitavano la possibilità di offrire i voli Ryanair combinati con quelli di altri vettori o servizi turistici aggiuntivi. Per convincere le agenzie a sottoscrivere tali accordi, la compagnia ha usato come leva la minaccia e l’effettiva attuazione di blocchi intermittenti alle prenotazioni, accompagnati da una campagna comunicativa aggressiva contro le OTA non allineate, definite “OTA pirata”.
Solo ad aprile 2025 Ryanair ha messo a disposizione delle OTA una soluzione integrata (whitelabel iFrame) basata su API, che consente di ristabilire condizioni più corrette di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici.
L’AGCM ha concluso che tali condotte, fino all’integrazione delle API, hanno effettivamente ostacolato le vendite delle agenzie, limitando la loro capacità di combinare i voli Ryanair con quelli di altri operatori o servizi aggiuntivi, riducendo così la concorrenza e la qualità dell’offerta turistica per i consumatori.
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