Roma, 6 novembre 2025 – Si è aperto oggi presso la Sala Protomoteca del Palazzo del Campidoglio a Roma il XIX Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF), un appuntamento di rilievo per la professione che guarda al futuro e alle sfide ambientali globali. Tra gli interventi più significativi, il capo di gabinetto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), Michele Candotti, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’agronomo nel contesto internazionale.
L’agronomo tra conoscenza e legislazione internazionale
Durante il suo intervento, Candotti ha evidenziato come l’agronomo sia il punto di connessione tra la pratica sul territorio e la legislazione ambientale internazionale. “L’agronomo colloca il proprio mestiere all’interno di una dimensione internazionale che è gestita da convenzioni internazionali ambientali”, ha dichiarato. Secondo Candotti, è fondamentale che questi professionisti siano al centro della disseminazione della conoscenza e dell’apprendimento continuo, con un approccio che unisce azioni locali a una visione globale. “I fenomeni locali che viviamo quotidianamente sono in realtà fenomeni globali che richiedono soluzioni locali ma non possono più essere gestiti in maniera autonoma”, ha aggiunto.
Premio San Marco a Michele Candotti: un riconoscimento alla carriera
In occasione del Congresso, il collega Michele Candotti, dottore agronomo di origini friulane, ha ricevuto il prestigioso Premio San Marco a Pordenone il 25 aprile 2025. Il premio, istituito nel 1972, viene assegnato a cittadini della provincia che si sono distinti in vari campi, rappresentando un esempio per le nuove generazioni.
La motivazione riconosce in Candotti una carriera iniziata nel 1984 presso il Centro regionale per la sperimentazione agraria in Friuli Venezia Giulia e proseguita con esperienze significative nella cooperazione internazionale e nello sviluppo sostenibile. Dal 2010 ricopre il ruolo di capo gabinetto dell’UNEP e dal 2017 è direttore dell’Ufficio Esecutivo del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP). Prima di entrare nel sistema ONU, ha guidato per un decennio il WWF Italia, contribuendo attivamente alla tutela ambientale.
Il premio San Marco conferma la sua eccellenza professionale e il suo impegno per il bene comune, posizionandolo come modello per i giovani agronomi e forestali.
Il Congresso CONAF: un’occasione di confronto e innovazione
Il XIX Congresso Nazionale, che si svolgerà fino al 7 novembre, ha come tema centrale “Radici nel futuro”, un titolo che sintetizza la volontà di coniugare competenze tradizionali con le sfide della modernità, inclusa l’integrazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale nel settore agroforestale.
Alla prima giornata, ospitata nella sede della FAO, hanno partecipato figure istituzionali di rilievo come il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il vicedirettore generale della FAO, Maurizio Martina. Tra i temi affrontati vi sono la bioetica, l’evoluzione del concetto di sostenibilità e le implicazioni sociali e ambientali delle tecnologie di precisione.
Il programma prevede tavole rotonde e sessioni in streaming, con la partecipazione di esperti accademici e professionisti, per stimolare un dibattito che accompagni il settore agroforestale verso un futuro sostenibile e responsabile, allineato agli obiettivi globali di sviluppo.
Il Congresso si concluderà con la firma della Carta di Roma, un documento di indirizzo strategico per la professione nei prossimi anni, sottolineando il ruolo chiave degli agronomi e forestali nel governare le risorse naturali e contribuire a una gestione consapevole del territorio.
