Pensioni: il cedolino Inps di dicembre si prepara a regalare ai pensionati un importo più sostanzioso rispetto ai mesi precedenti, grazie a una serie di componenti che influiscono sull’erogazione di fine anno. Oltre alla consueta tredicesima mensilità, dicembre 2025 vedrà la corresponsione della quattordicesima per una fascia di beneficiari, l’accredito del bonus aggiuntivo da 154,94 euro e la sospensione delle trattenute fiscali sulle addizionali comunali e regionali.
Pensioni, ecco il cedolino Inps di dicembre: cosa cambia e perché è più ricco
Il documento mensile che certifica l’importo della pensione, disponibile nell’area personale del portale INPS, riflette a dicembre una serie di voci aggiuntive. Il rateo mensile rimane generalmente invariato nel lordo, ma il netto risulta maggiorato perché, come confermato da INPS e Agenzia delle Entrate, non sono applicate le tradizionali addizionali regionali e comunali, le quali vengono recuperate in 11 rate da gennaio a novembre dell’anno successivo.
La tredicesima mensilità, corrispondente a 1/12 della pensione annua per ogni mese di titolarità, raddoppia virtualmente l’importo di dicembre per i pensionati con almeno un anno di percezione. Tuttavia, a differenza del normale rateo mensile, la tredicesima è soggetta a una tassazione più severa: l’IRPEF viene calcolata senza detrazioni, facendo sì che l’importo netto risulti inferiore rispetto al normale stipendio mensile.
Ai pensionati con redditi inferiori a 7.844,20 euro spetta inoltre il bonus tredicesima da 154,94 euro, riconosciuto in via provvisoria in attesa di verifiche reddituali. Per redditi compresi tra 7.844,20 e 7.999,14 euro il bonus viene corrisposto in misura ridotta.
La quattordicesima e i conguagli fiscali
Tra le novità del cedolino di dicembre 2025 figura anche l’accredito della quattordicesima mensilità, destinata a chi ha compiuto 64 anni nel secondo semestre dell’anno o è andato in pensione dopo agosto 2025. L’importo, calcolato proporzionalmente ai mesi di maturazione del diritto, può arrivare a un massimo di 655 euro per chi ha oltre 25 anni di contributi, con soglie di reddito specifiche.
Infine, dicembre è il mese in cui si possono ancora verificare i conguagli fiscali legati ai modelli 730 integrativi o rettificativi inoltrati entro le scadenze. L’INPS procede quindi a rimborsi o trattenute sulla pensione di dicembre, a seconda dell’esito delle dichiarazioni dei redditi e della situazione contributiva del pensionato.
Considerazioni sull’età pensionabile e la vita lavorativa media in Italia
Parallelamente alla gestione delle pensioni, l’Italia continua a confrontarsi con una peculiarità strutturale: pur avendo un’età pensionabile tra le più alte d’Europa, la durata media della vita lavorativa rimane tra le più basse nel continente, attestandosi a 32,8 anni nel 2024. Questo dato è frutto di un ingresso tardivo nel mondo del lavoro, carriere spesso discontinue e ampie fasce di lavoro irregolare.
Le politiche previdenziali nazionali stanno pertanto affrontando la sfida di conciliare l’aumento dell’età pensionabile, previsto per arrivare a 70 anni entro il 2067, con la necessità di favorire una maggiore continuità lavorativa e stabilità contributiva nel corso della vita attiva. Intanto, il cedolino di dicembre conferma il ruolo fondamentale dell’INPS nel garantire strumenti di sostegno economico ai pensionati, soprattutto in un periodo storico segnato da sfide economiche e sociali complesse.





