Pechino, 5 novembre 2025 – La Repubblica Popolare Cinese ha annunciato oggi l’estensione per un anno della sospensione dei dazi aggiuntivi del 24% sulle importazioni di beni statunitensi, mantenendo però in vigore un dazio generale del 10%. Questa decisione si inserisce nel contesto di una recente tregua commerciale raggiunta tra i due giganti economici dopo mesi di tensioni e ritorsioni reciproche.
Sospensione dei dazi e revoca su prodotti agricoli
Il Ministero delle Finanze cinese ha reso noto che, a partire dal 10 novembre, il dazio del 24% continuerà a essere sospeso per un anno, mentre l’aliquota del 10% rimarrà in vigore. Contemporaneamente, Pechino ha confermato la revoca dei dazi fino al 15% su una serie di prodotti agricoli statunitensi, tra cui soia, mais, grano, sorgo e pollo, che erano stati precedentemente soggetti a tariffe di ritorsione imposte lo scorso 4 marzo. Questa mossa segue la riduzione da parte degli Stati Uniti dei dazi sul made in China relativi al fentanyl – un precursore chimico di cui la Cina è leader mondiale – da un precedente 20% al 10%.
La sospensione dei dazi arriva dopo un incontro a fine ottobre tra i presidenti Xi Jinping e Donald Trump in Corea del Sud, durante il forum dell’APEC, dove è stata estesa di fatto una tregua commerciale per un anno. Martedì scorso, Trump ha formalizzato l’accordo che prevede la riduzione dei dazi aggiuntivi statunitensi sulle importazioni cinesi dal 20% al 10%, sempre a partire dal 10 novembre.
Le tensioni commerciali e la tregua precaria
Il 2025 ha visto un’escalation delle tensioni tra Washington e Pechino, con l’introduzione di dazi reciproci che avevano raggiunto cifre a tre zeri percentuali, rischiando di compromettere gravemente gli scambi bilaterali tra le due maggiori economie mondiali. Tuttavia, i continui colloqui tra i team economici dei due Paesi e gli incontri tra i leader hanno consentito di evitare un conflitto commerciale aperto, favorendo un clima di negoziazione.
Nonostante il prolungarsi della tregua, persistono ancora punti di attrito, tra cui i controlli all’export e le politiche sulle tecnologie critiche, che continuano a complicare la relazione bilaterale. Pechino ha inoltre sottolineato come le azioni americane abbiano in passato “gravemente minato il clima dei negoziati”, mentre Trump ha espresso ottimismo sulla possibilità che “andrà tutto bene”.
La decisione di estendere la sospensione dei dazi aggiuntivi testimonia un tentativo di stabilizzare i rapporti commerciali e di evitare un’ulteriore escalation che potrebbe avere ripercussioni sull’economia globale. Resta comunque alta l’attenzione degli analisti internazionali sulle prossime mosse dei due Paesi, in vista degli sviluppi futuri del confronto economico e geopolitico tra le superpotenze.
Per approfondire: Usa-Cina, Bessent: “Accordo su terre rare e soia, no dazi al 100%”






