L’Italia, riconosciuta come leader mondiale nella produzione di pasta, ha esportato il 58% della sua produzione nel 2024, raggiungendo quasi 200 paesi. Con oltre 2.420.345 tonnellate esportate, il settore continua a crescere, con incrementi significativi in mercati come Stati Uniti e Corea del Sud
L’Italia continua a mantenere il suo prestigioso status di leader mondiale nella produzione di pasta, un alimento che non solo rappresenta un pilastro della dieta mediterranea, ma è anche simbolo della cultura culinaria italiana. Secondo i dati recenti, la produzione di pasta nel 2024 ha raggiunto livelli straordinari, con un significativo 58% destinato ai mercati esteri. Questo significa che oltre 80 milioni di porzioni di pasta italiana sono state servite in quasi 200 Paesi del mondo, contribuendo a un consumo globale che si avvicina ai 14 milioni di tonnellate.
Consumo e Tradizione della Pasta Italiana
Gli italiani si confermano i maggiori consumatori di pasta, con una media di oltre 23 chili pro-capite all’anno. Questa passione non si limita solo al consumo domestico; la preparazione della pasta avviene anche nei ristoranti, dove chef di tutto il mondo celebrano la tradizione italiana, rendendo omaggio a piatti classici e reinterpretazioni moderne. La pasta italiana è diventata così un ambassador della gastronomia nazionale, portando un pezzetto d’Italia nelle cucine di ogni angolo del pianeta.
Crescita della Produzione e delle Esportazioni
Un’analisi condotta da Unione Italiana Food, basata su dati Istat, mette in evidenza che nel 2024 l’Italia ha prodotto oltre 2.420.345 tonnellate di pasta, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno precedente. Questo aumento si traduce in un valore commerciale di 4.020 milioni di euro, segnando una crescita del 4,8%. La maggior parte della pasta esportata, circa 1,5 milioni di tonnellate, è destinata ai Paesi dell’Unione Europea, che nel 2024 rappresentano il 62,9% delle esportazioni totali. Tuttavia, anche i mercati extra-UE stanno mostrando un crescente interesse per la pasta italiana, con un incremento significativo delle esportazioni verso Stati Uniti, Corea del Sud, Colombia e molti altri Paesi.
Destinatari e Nuovi Mercati
Tra i principali destinatari della pasta italiana, spiccano la Germania, gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e il Giappone, che si confermano mercati molto ricettivi. È interessante notare come la domanda di pasta stia crescendo rapidamente in Paesi come Svezia, Canada, Polonia e Brasile, dove si registrano aumenti variabili tra il 5 e il 20%. In alcuni Paesi, come Messico e Argentina, la crescita supera addirittura il 50%, un chiaro segnale di come la pasta italiana stia conquistando palati sempre più diversi.
Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, sottolinea l’importanza di questo successo. “Oggi quasi il 60% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportato. Il nostro impegno è finalizzato a consolidare questi successi, puntando sulla trasparenza della filiera e sul patrimonio culturale che la pasta italiana porta sulle tavole di tutto il mondo”, afferma. Questo impegno è fondamentale per rafforzare ulteriormente le relazioni commerciali con i partner internazionali e per mantenere viva la tradizione culinaria italiana, che continua a essere un faro per la gastronomia globale.





