Firenze, 30 ottobre 2025 – In occasione della conferenza stampa tenutasi a Firenze dopo la riunione della Banca Centrale Europea (BCE), il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha chiarito che l’introduzione di una tassa sugli utili delle banche, prevista nella Manovra finanziaria, non comporta rischi di instabilità finanziaria.
La posizione di Panetta sulla tassa alle banche
Durante l’incontro con la stampa, Panetta ha evidenziato come il testo attuale della Manovra preveda esclusivamente una tassazione sugli utili bancari e non implichi modifiche strutturali che possano compromettere la stabilità del sistema finanziario italiano. Il governatore ha sottolineato che le banche italiane si presentano oggi ben capitalizzate e redditizie, frutto di un decennio di sforzi mirati a rafforzare patrimonio, efficienza e profittabilità. Nonostante ciò, Panetta ha precisato che una valutazione definitiva sarà possibile solo quando il testo legislativo sarà completato.
Questa presa di posizione arriva in un contesto di ampio dibattito sull’equilibrio tra la necessità di sostenere le finanze pubbliche e quella di garantire la solidità del settore bancario, essenziale per l’economia nazionale.
Un’atmosfera di collaborazione alla BCE
Panetta ha inoltre descritto come “amichevole” l’atmosfera al termine della riunione della BCE, svoltasi a Firenze alla presenza della presidente Christine Lagarde e del vicepresidente De Guindos. Il governatore ha ricordato le precedenti occasioni in cui l’Italia ha ospitato incontri simili, sottolineando il ruolo positivo del Paese nel contesto europeo.
L’introduzione dell’euro digitale rappresenterà un significativo impulso alla concorrenza nel settore bancario europeo. Lo ha affermato oggi a Firenze il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, al termine della riunione della Banca Centrale Europea (BCE) che ha approvato l’avvio di una nuova fase del progetto sulla valuta digitale.
Un euro digitale facile da usare e ampiamente disponibile
Nel corso dell’incontro, Panetta ha sottolineato i benefici che l’infrastruttura europea dell’euro digitale porterà alle banche, che attualmente devono affidarsi a operatori extra Unione Europea per alcuni servizi. L’obiettivo è quello di creare un sistema di pagamento digitale sicuro, accessibile e senza rischi, in linea con la rapida digitalizzazione dell’economia e con le esigenze dei cittadini.
Come ricordato dallo stesso governatore in precedenti interventi, l’euro digitale dovrà essere ampiamente disponibile e utilizzabile da tutti nell’area dell’euro, indipendentemente dalla banca o dal Paese di provenienza, garantendo così un’esperienza di pagamento armonizzata a livello europeo. L’accesso semplice e senza obblighi all’euro digitale è cruciale per mantenere la fiducia nella moneta unica, proprio come avviene oggi con il contante.
Rafforzare la concorrenza e la resilienza del sistema bancario
Panetta ha riaffermato che le stime sui costi per le banche legati all’introduzione dell’euro digitale sono limitate e gestibili. Inoltre, l’adozione della nuova moneta digitale europea offrirà una piattaforma per l’innovazione nei pagamenti, permettendo agli intermediari finanziari di sviluppare nuovi servizi istantanei e favorendo una maggiore concorrenza nel settore.
Un’ampia accettazione e facilità d’accesso all’euro digitale potranno anche contribuire a ridurre la dipendenza dagli operatori con forte potere di mercato, aumentando la resilienza complessiva del sistema finanziario europeo. L’euro digitale sarà dunque un bene pubblico, capace di promuovere l’inclusione finanziaria e di generare nuove opportunità per le banche e i fornitori di servizi di pagamento.
Il dato sul pil fermo dell’Italia nel terzo trimestre “era largamente atteso” e “non cambia le nostre stime“. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta alla conferenza stampa post riunione di tassi Bce. Panetta ha sottolineato come l’economia italiana abbia mostrato la sua resilienza di fronte a diversi schock come i dazi.






