Milano, 6 agosto 2025 – Nel corso del Question Time alla Camera, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, è intervenuto per fare chiarezza sui costi legati all’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Il ministro ha sottolineato come la distinzione tra costi organizzativi e investimenti infrastrutturali sia fondamentale per comprendere correttamente l’impatto economico dell’evento.
Costi organizzativi e investimenti infrastrutturali
Secondo Abodi, i costi organizzativi ammontano a circa 1,9 miliardi di euro, mentre gli investimenti per le infrastrutture pubbliche sono pari a 3,5 miliardi. Di queste infrastrutture, solo poco più del 15% riguarda impianti sportivi, che non saranno utilizzati esclusivamente per i Giochi, ma rappresenteranno un patrimonio duraturo a beneficio della collettività. Il ministro ha precisato che “fare la somma degli investimenti delle infrastrutture con i costi organizzativi non aiuta a rappresentare correttamente il fenomeno”.
Il ministro ha inoltre spiegato che l’equilibrio economico della Fondazione Milano-Cortina è garantito in gran parte dai contributi del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che coprono circa un terzo del budget pluriennale. L’attuale deficit patrimoniale è dovuto a un disallineamento contabile, in quanto i contributi certi del CIO non possono essere iscritti anticipatamente nei bilanci prima dello svolgimento dei Giochi.
Gestione dei costi e trasparenza
Smentendo le accuse di un presunto “fuori controllo” dei costi, Abodi ha affermato che la gestione è stata “contenuta, ragionevole e responsabile”, anche alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici negli ultimi anni. Il ministro ha ribadito che gli investimenti infrastrutturali, pari a circa 3,7 miliardi, rappresentano un’eredità di sviluppo sostenibile per i territori interessati, migliorando la qualità della vita, il turismo e i trasporti.
Infine, Abodi ha evidenziato l’importanza della trasparenza nell’azione della Fondazione e della società Simico, che si occupa delle infrastrutture, sottolineando che questa rimane un valore imprescindibile per la corretta gestione dell’evento.
Queste dichiarazioni arrivano dopo le recenti polemiche e discussioni sul bilancio di Milano-Cortina 2026, con il ministro che ha voluto chiarire i dati ufficiali e ribadire la sostenibilità finanziaria dell’organizzazione olimpica.






