Roma, 25 ottobre 2025 – In piazza a Roma si è tenuta oggi una manifestazione nazionale della CGIL a pochi giorni dalla presentazione della manovra di bilancio. Il segretario generale del sindacato, Maurizio Landini, ha espresso con fermezza le preoccupazioni dei lavoratori e delle fasce più deboli della società, sottolineando che non si escludono azioni di protesta, incluso lo sciopero, qualora non si trovasse ascolto da parte del governo.
Le richieste della CGIL: salari, tasse e riforme

Maurizio Landini ha spiegato che essere presenti in piazza significa portare all’attenzione pubblica “i problemi delle persone che sono povere pur lavorando, il futuro dei giovani che se ne stanno andando via dal paese e la condizione dei precari”. La manifestazione è stata l’occasione per ribadire la necessità di un “cambiamento vero delle politiche economiche e sociali” con alcune richieste precise: aumento dei salari, riforma fiscale che faccia pagare le tasse a chi oggi non le paga, maggiori investimenti nella sanità e nella politica industriale.
In particolare, Landini ha criticato la misura della detassazione degli aumenti contrattuali, definita “un bel titolo ma un provvedimento pensato per una piccola parte dei lavoratori, non per tutti”. Tra le proposte sindacali per aumentare i salari, ha citato la restituzione del fiscal drag e un adeguamento automatico all’inflazione.
Le parole contro il governo e il ruolo di Salvini
Il segretario della CGIL ha rivolto anche dure critiche al governo guidato da Giorgia Meloni e al vicepremier Matteo Salvini, che è anche ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Salvini non parla da ministro – ha detto Landini – lui è vicepremier e dovrebbe parlare risolvendo i problemi”. Il riferimento è al fatto che, a suo giudizio, le promesse di modifica della legge Fornero fatte dall’esponente leghista non si sono tradotte in atti concreti, anzi “oggi abbiamo l’età pensionabile più alta d’Europa”.
Landini ha inoltre sottolineato come, nei tre anni di governo Meloni, “chi è in piazza ha visto la propria vita peggiorare, chi è povero è sempre più povero e chi è ricco sta meglio di prima. C’è ben poco da festeggiare”. Infine, in merito alla possibilità di scioperi, il segretario generale della CGIL ha concluso senza escludere alcuna ipotesi: “Scioperi? Non escludiamo nulla”.
La manifestazione e le dichiarazioni di Landini si inseriscono in un quadro politico ed economico complesso, con il governo Meloni-Salvini al centro delle critiche per la gestione delle risorse e delle politiche sociali in un momento di crisi economica, in particolare nei settori industriali strategici come la siderurgia. Matteo Salvini, che dal 2022 ricopre i ruoli di vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, resta una figura chiave nell’esecutivo, chiamata a rispondere alle pressioni provenienti dal mondo sindacale e dalla società civile.






