Roma, 23 ottobre 2025 – I Comuni italiani lanciano un allarme riguardo alla recente manovra finanziaria, evidenziando criticità che rischiano di compromettere la gestione dei servizi essenziali e gli investimenti sul territorio. In una nota, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) sottolinea la necessità di un confronto immediato con il governo per evitare un rallentamento delle attività comunali, fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini.
Manovra, le criticità principali: spesa corrente e servizi essenziali a rischio
Il problema centrale segnalato dai sindaci riguarda la spesa corrente, che risulta gravemente penalizzata da tagli e accantonamenti introdotti da precedenti leggi di bilancio. Nel dettaglio, si tratta di un totale di circa 2,08 miliardi di euro sottratti fino al 2029, a cui si aggiunge una ulteriore contrazione di 460 milioni prevista per il 2026. Questo ridimensionamento mette a dura prova la capacità dei Comuni di sostenere costi fondamentali quali:
- Assistenza ai disabili, con risorse giudicate insufficienti rispetto alla complessità e all’entità delle esigenze;
- Gestione dei nidi, settore che richiede una razionalizzazione dei fondi attuali oltre a ulteriori finanziamenti;
- Trasporto pubblico locale, particolarmente colpito dall’aumento dei costi energetici, con un impatto rilevante soprattutto nei piccoli e medi Comuni;
- Imposta di soggiorno, il cui gettito deve continuare a coprire i costi legati ai flussi turistici.
Questi fattori combinati potrebbero tradursi in un rallentamento o una riduzione dei servizi essenziali offerti ai cittadini, pregiudicando la qualità della vita nelle comunità locali.
Casa, sicurezza e personale: le richieste dell’ANCI
Riguardo agli ambiti di casa e sicurezza, l’ANCI rinnova la richiesta di un raddoppio delle risorse destinate al Fondo nazionale per la Sicurezza urbana, indispensabile per l’assunzione di personale, anche in deroga, a fronte delle perdite di operatori di polizia locale degli ultimi anni. Parallelamente, è stata avanzata la proposta di:
- Avvio di un nuovo piano casa, con finanziamenti diretti e progetti flessibili adattabili alle diverse realtà territoriali, accompagnato da una legge quadro nazionale per semplificare le procedure amministrative;
- Introduzione di una norma specifica per il fondo perequativo di Roma Capitale, per sostenere il Comune nella gestione delle sue particolari esigenze finanziarie.
L’ANCI ribadisce che tutte le questioni sollevate sono in linea con la mozione approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati sulle necessità dei Comuni. Il Direttivo dell’associazione sottolinea quindi l’importanza di un confronto strutturale e continuo per garantire la sostenibilità dei bilanci locali e la qualità dei servizi rivolti ai cittadini.

In questo contesto, i sindaci chiedono un incontro urgente con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per affrontare e risolvere le criticità che permangono nonostante alcuni segnali positivi nella manovra. L’obiettivo comune è quello di salvaguardare la capacità delle amministrazioni comunali di operare efficacemente sul territorio, assicurando servizi essenziali e investimenti che rispondano alle esigenze delle comunità.






