Roma, 14 novembre 2025 – Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha espresso durissime critiche alle recenti misure fiscali annunciate dal governo, definendo la proposta di una tassa sull’oro come la “dimostrazione che siamo alla frutta”. L’affondo è arrivato durante la sua partecipazione al programma Tagadà su La7, dove ha approfondito la posizione del sindacato in vista dello sciopero nazionale previsto per venerdì 12 dicembre.
Le critiche di Landini alla manovra finanziaria
Landini ha definito la finanziaria “balorda” e ha denunciato come essa non aiuti i lavoratori, anzi, secondo lui, li danneggi. Il leader della Cgil ha sottolineato che il governo non sta ascoltando le esigenze delle persone, accusandolo di raccontare “delle balle” quando afferma di aver agito su richiesta del sindacato. In particolare, ha contestato la modalità di detassazione dei rinnovi contrattuali, affermando: “Noi non abbiamo chiesto di farlo in quel modo”.

Sul fronte degli aumenti salariali, Landini ha definito gli incrementi concessi ai lavoratori pubblici come “una mancia”, evidenziando come il 6% attribuito sia ben lontano dall’inflazione attuale del 18%, con il rischio concreto di una riduzione del potere d’acquisto. Inoltre, ha rimarcato come i lavoratori dipendenti e i pensionati continuino a subire una forte pressione fiscale.
Lo sciopero del 12 dicembre e le polemiche
Rispondendo alle critiche sul fatto che lo sciopero sia stato indetto proprio di venerdì, Landini ha ricordato che “chi sciopera perde lo stipendio”, indipendentemente dal giorno scelto. Ha definito “ridicolo” chi accusa i lavoratori di approfittare della giornata per fare ponte, sottolineando il forte impegno e il sacrificio personale che implica la protesta.
Il segretario della Cgil ha inoltre bocciato la recente rottamazione delle cartelle esattoriali, definendola una forma di condono che favorisce chi non paga le tasse, e ha rilanciato la necessità di una riforma fiscale più equa, basata sulla progressività, per contrastare le disuguaglianze economiche.






