La presidente della BCE ha poi osservato una ripresa parziale del settore manifatturiero, in parte favorita dalle tensioni commerciali che hanno incentivato un anticipo nelle vendite. Lagarde ha anche parlato delle criticità da affrontare, come i dazi
Secondo la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, la maggior parte degli indicatori di inflazione di base segnala una stabilizzazione sostenibile verso l’obiettivo del 2%. Le proiezioni a lungo termine, in particolare quelle al 2027, confermano questa tendenza, indicando un ritorno dell’inflazione proprio a quel livello target. Tra i fattori che stanno contribuendo a questo riequilibrio, Lagarde ha citato l’apprezzamento dell’euro e il progressivo calo dei prezzi energetici.
Lagarde evidenzia l’impatto dei dazi sulle imprese
La presidente della BCE ha poi osservato una ripresa parziale del settore manifatturiero, in parte favorita dalle tensioni commerciali che hanno incentivato un anticipo nelle vendite. Tuttavia, ha anche sottolineato come i servizi maggiormente legati alla domanda interna stiano mostrando segni di rallentamento. Questo rallentamento è attribuibile, tra l’altro, alla forza dell’euro e all’impatto dei dazi, che rendono più complesso per le imprese esportatrici mantenere competitività sui mercati esteri.
I punti di forza dell’economia dell’Eurozona
Nonostante le difficoltà in alcuni settori, Lagarde ha evidenziato che l’economia dell’Eurozona conserva una forte capacità di resistenza. Questa resilienza si fonda su diversi elementi: un mercato del lavoro solido, salari in aumento che sostengono i consumi, e un incremento nella spesa per la difesa che, secondo la presidente, contribuisce in maniera significativa alla crescita complessiva.