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Home Economia

La pensione si allontana sempre di più: le stime per il 2067

L'età della pensione rischia di diventare un miraggio per milioni di lavoratori in Italia: ecco le stime per il 2067

by Federico Liberi
23 Ottobre 2025
Pensione cedolino dicembre 2025

Pensione cedolino dicembre 2025 | Pixabay @Olga_Shumitskaya - alanews

Le prospettive sul futuro del sistema pensionistico italiano indicano un significativo innalzamento dell’età pensionabile nei prossimi decenni, con l’uscita dal lavoro che si sposterà progressivamente verso i 70 anni entro il 2067. Le ultime stime elaborate da INPS e dalla Ragioneria Generale dello Stato, aggiornate anche alla luce delle recenti scelte governative contenute nella legge di Bilancio, confermano questa tendenza in relazione all’adeguamento legato all’aspettativa di vita.

Pensione sempre più lontana: ecco i motivi

Il meccanismo che guida l’aumento dell’età pensionabile si basa sull’adeguamento automatico ai dati demografici, in particolare alla crescita della speranza di vita della popolazione. Il principio è semplice ma impattante: più si allunga la vita media, più si posticipa l’accesso alla pensione per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale pubblico. Per il biennio 2027-2028, è previsto un aumento graduale dell’età minima pensionabile: un incremento di un mese nel 2027, seguito da ulteriori due mesi nel 2028 e nel 2029. Alla fine di questo percorso, si raggiungerà un’età minima di 67 anni e 5 mesi per la pensione di vecchiaia. Per la pensione anticipata, invece, saranno necessari almeno 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi per le donne.

Va sottolineato che le professioni considerate usuranti o gravose continueranno a beneficiare di regimi derogatori, escludendole dall’adeguamento automatico, mentre la grande maggioranza dei lavoratori dovrà adattarsi alle nuove soglie più severe. Secondo Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della CGIL, il governo ha di fatto eliminato strumenti di flessibilità come Quota 103 e Opzione Donna, rendendo sempre più rigidi i requisiti per l’uscita anticipata.

Le proiezioni demografiche e il peso dell’invecchiamento

Le previsioni dell’Istat e della Ragioneria Generale dello Stato evidenziano che entro il 2050 l’età pensionabile potrebbe toccare i 68 anni e 11 mesi, con un ulteriore spostamento verso i 70 anni previsto per il 2067. Questo andamento è strettamente connesso al progressivo invecchiamento della popolazione italiana: la quota di over 65 anni passerà dal 24,3% del 2024 a oltre il 34,6% entro il 2050, mentre la speranza di vita alla nascita si attesterà intorno a 84,3 anni per gli uomini e 87,8 per le donne.

Questi cambiamenti demografici impongono un allungamento della vita lavorativa per sostenere il sistema previdenziale pubblico, che si basa sul rapporto tra lavoratori attivi e pensionati. Di conseguenza, i lavoratori attualmente in attività, soprattutto quelli tra i 40 e i 50 anni, dovranno attendere età più avanzate per andare in pensione rispetto a chi si trova già vicino al termine della carriera.

Le iniziative e le posizioni della CGIL

La CGIL, il principale sindacato italiano guidato da Maurizio Landini, ha espresso forte preoccupazione per la mancanza di flessibilità nelle misure pensionistiche attuali. La confederazione ritiene che la cancellazione di strumenti come Quota 103 e Opzione Donna limiti drasticamente le possibilità di uscita anticipata, penalizzando in particolare le categorie più fragili e i lavoratori con carriere particolarmente gravose.

Pur riconoscendo alcune deroghe per i lavori usuranti, la CGIL sottolinea che la maggioranza dei lavoratori sarà chiamata a prolungare la propria attività, con un inevitabile ridimensionamento degli assegni pensionistici e un aumento delle difficoltà legate alla conciliazione tra lavoro e salute in età avanzata.

Nel contesto di un’Italia che invecchia rapidamente, il confronto tra governo, istituzioni previdenziali e sindacati resta aperto e cruciale per definire un equilibrio tra sostenibilità economica e tutela sociale.

Tags: Pensione

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