Roma, 3 settembre 2025 – La Commissione Europea ha dato il via libera al testo finale dell’Accordo UE-Mercosur, che ora sarà sottoposto all’approvazione formale da parte dei 27 Stati membri dell’Unione e del Parlamento Europeo. Si tratta di un’intesa storica che rappresenta un passo fondamentale nella strategia dell’UE per la diversificazione delle relazioni commerciali internazionali.
Salvaguardie e tutela dell’agricoltura europea
Il Governo italiano, attraverso una nota di Palazzo Chigi, ha espresso apprezzamento per l’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei, frutto di un intenso lavoro negoziale. Queste misure includono un meccanismo di monitoraggio e intervento rapido in caso di perturbazioni dei prezzi, anche a livello nazionale, oltre al rafforzamento dei controlli fito-sanitari sulle merci in ingresso, per assicurare il pieno rispetto degli standard UE. Inoltre, è previsto un impegno a prevedere compensazioni adeguate per le filiere agricole eventualmente danneggiate.
Palazzo Chigi ha precisato che, in vista dei prossimi passaggi decisionali a Bruxelles, l’Italia coinvolgerà le associazioni di categoria per valutare l’efficacia delle garanzie aggiuntive e decidere se sostenere l’approvazione finale dell’accordo.
Opportunità e criticità dell’intesa con Mercosur
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha definito l’intesa una “pietra miliare” per l’Europa, sottolineando che l’accordo porterà a tariffe più basse e costi ridotti per le imprese e il settore agroalimentare dell’UE, aumentando la competitività a livello globale. Secondo le stime ufficiali, l’intesa potrà generare un incremento del 39% dell’export europeo verso i Paesi del Mercosur e sostenere circa 440mila posti di lavoro in tutta Europa.
Dal punto di vista commerciale, l’accordo prevede la riduzione dei dazi – spesso proibitivi – applicati dal Mercosur a prodotti chiave come automobili (35%), macchinari (14-20%) e prodotti farmaceutici (fino al 14%). Nel settore agroalimentare, le tariffe su vino e bevande spiritose (fino al 35%), cioccolato (20%) e olio d’oliva (10%) saranno abbassate, con un rafforzamento della protezione delle 344 indicazioni geografiche protette dell’UE, contrastando la concorrenza sleale di prodotti che imitano quelli originali europei.
Tuttavia, l’accordo prevede limitazioni alle importazioni preferenziali di prodotti agroalimentari dal Mercosur, fissate a una frazione della produzione europea (per esempio l’1,5% per le carni bovine e l’1,3% per il pollame), accompagnate da solide misure di salvaguardia per proteggere i prodotti sensibili.
Un importante aspetto, evidenziato da diverse associazioni di categoria italiane, riguarda la protezione delle indicazioni geografiche italiane: l’intesa riconosce solo una quota limitata di denominazioni d’origine, lasciando spazio alla produzione e vendita di prodotti “tarocchi” nei Paesi Mercosur per specialità molto conosciute come Parmigiano, Prosecco e Gorgonzola, con deroghe temporanee per alcuni nomi simbolo dell’agroalimentare italiano.
La Commissione, infine, annuncia l’introduzione di un atto giuridico dedicato per rendere operativo il capitolo sulle misure di salvaguardia e garantire un monitoraggio semestrale dei prodotti sensibili, al fine di intervenire tempestivamente in caso di criticità.
L’iter dell’accordo prevede ora la decisione del Consiglio europeo sulla firma, il consenso del Parlamento europeo e la successiva conclusione formale, con la possibilità di un accordo commerciale provvisorio (Interim Trade Agreement) prima della ratifica definitiva.






