Si avvicina la data di pagamento della pensione di ottobre 2025 e l’INPS ha reso disponibile il consueto cedolino pensione sul proprio portale istituzionale. Questo documento digitale è fondamentale per i pensionati e le pensionate, poiché dettaglia gli elementi che influenzano l’importo finale dell’assegno mensile.
Cedolino Pensione Ottobre 2025: cosa contiene e come consultarlo
Il cedolino INPS riporta tutte le informazioni relative alla pensione erogata: dalle trattenute IRPEF alle operazioni di conguaglio fiscale, fino agli eventuali arretrati. Per il mese di ottobre, in particolare, alcuni beneficiari potrebbero notare un importo più elevato rispetto al solito a causa dei conguagli legati alla dichiarazione dei redditi modello 730/2025. Inoltre, chi ha richiesto la quattordicesima ma non l’ha ricevuta a luglio potrebbe vedere accreditati gli arretrati proprio nel cedolino di questo mese.
L’accredito della pensione è previsto per mercoledì 1° ottobre sia per chi riceve tramite Poste Italiane sia per coloro che hanno scelto l’accredito bancario. Per visualizzare il cedolino è necessario accedere al servizio online INPS utilizzando una delle seguenti credenziali: SPID livello 2 o superiore, Carta d’identità elettronica (CIE) versione 3.0 o Carta nazionale dei servizi (CNS). Il PIN rilasciato dall’INPS rimane valido solo per cittadini residenti all’estero senza documenti italiani.
Importi maggiorati e novità fiscali
L’aumento dell’importo della pensione in alcuni casi deriva dal completamento delle operazioni di conguaglio IRPEF riferite al modello dichiarativo presentato entro fine luglio o agosto; i rimborsi spettanti saranno quindi corrisposti insieme alla mensilità di ottobre. Chi presenta la dichiarazione a settembre vedrà invece il rimborso nella rata di novembre.
Un altro motivo che può determinare un incremento riguarda gli arretrati relativi alla quattordicesima mensilità non ancora percepita da chi ne aveva diritto lo scorso luglio ma ha inoltrato domanda successivamente.
Le detrazioni fiscali applicate tengono conto anche delle addizionali regionali e comunali riferite all’anno fiscale in corso (2024), suddivise in undici rate pagate nell’anno successivo.
Questi aggiornamenti rappresentano un passo avanti verso una maggiore digitalizzazione e semplificazione amministrativa nei rapporti tra istituto previdenziale, operatori finanziari e cittadini titolari di prestiti su quota quinta della propria pensione.






