Roma, 18 agosto 2025 – La società Eni Ccus Holding, attiva nella cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2, ha siglato un accordo con Global Infrastructure Partners (Gip), società di investimento infrastrutturale facente parte del gruppo BlackRock, per l’ingresso di quest’ultima nel capitale sociale della holding. L’intesa, annunciata ufficialmente oggi, segna un passo importante nel rafforzamento delle iniziative di Eni nell’ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione.
Eni-Gip, accordo strategico per il rafforzamento della piattaforma CCUS
L’accordo prevede la trattativa esclusiva per la cessione di una partecipazione di controllo congiunto pari al 49,99% di Eni Ccus Holding a Gip. La holding, che gestisce progetti chiave in Europa come Liverpool Bay e Bacton nel Regno Unito (parte del cluster industriale HyNet), il progetto L10-CCS nei Paesi Bassi e detiene il diritto di acquisire il 50% del progetto CCS di Ravenna in Italia, potrà così contare su un partner di rilievo internazionale per accelerare lo sviluppo di soluzioni di cattura e stoccaggio della CO2 su larga scala.
L’operazione, subordinata al rilascio delle autorizzazioni di legge, conferma la volontà di Eni di consolidare il proprio modello di business nel settore CCUS, attraverso una società satellite dedicata che valorizza i progetti legati alla transizione energetica. Gip, con la sua esperienza nelle infrastrutture midstream, contribuirà non solo all’ingresso nel capitale ma anche al sostegno finanziario degli investimenti futuri nei progetti CCUS.
La CCS come leva fondamentale della transizione energetica
Nel commentare l’accordo, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha sottolineato che la creazione di un’entità dedicata e l’ingresso di un partner strategico come Gip rafforzano la capacità di Eni di fornire soluzioni tecnologicamente avanzate per la decarbonizzazione su larga scala. Questo processo si inserisce nel modello satellitare adottato dal gruppo per attrarre capitali allineati e sostenere la crescita delle attività legate alla transizione energetica.
La tecnologia Carbon Capture, Utilization and Storage (CCUS) rappresenta oggi una delle soluzioni più mature, sicure ed efficaci per la riduzione delle emissioni, in particolare per le industrie hard-to-abate, ossia quei settori particolarmente difficili da decarbonizzare. L’adozione di questa tecnologia è considerata strategica per raggiungere gli obiettivi climatici e per accompagnare la trasformazione del sistema energetico verso una maggiore sostenibilità.
Bayo Ogunlesi, Presidente e CEO di Gip, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con Eni, evidenziando come l’integrazione delle competenze tecniche e operative di Eni con l’expertise infrastrutturale di Gip possa contribuire a accelerare lo sviluppo di soluzioni CCUS su scala significativa. L’alleanza mira a soddisfare la crescente domanda di energia e prodotti con un minore impatto ambientale, in linea con le esigenze di mercato.






