Ferrero e WK Kellogg “hanno annunciato di aver stipulato un accordo definitivo in base al quale Ferrero ha accettato di acquistare WK Kellogg per 23 dollari per azione in contanti, per un valore aziendale complessivo di 3,1 miliardi“. Questo è quanto si afferma in una nota ufficiale nella quale si precisa che “l’acquisizione fa parte del piano di crescita strategica di Ferrero”. L’accordo è stato approvato all’unanimità dal consigli di amministrazione di WK Kellogg. Ferrero ha dunque completato l’acquisizione dell’iconico produttore statunitense di cereali per la colazione, per una cifra intorno ai 3 miliardi di dollari.
Ferrero e Kellogg: un incontro transatlantico nel settore alimentare
L’azienda americana, detentrice di marchi storici quali Froot Loops, Frosted Flakes e Rice Krispies, ha un valore di mercato stimato a circa 1,5 miliardi di dollari, con un debito che supera i 500 milioni. L’acquisizione unisce due realtà storiche dell’alimentare su entrambi i lati dell’Atlantico. Da una parte la multinazionale italiana con quasi ottant’anni di storia e dall’altra la leggendaria compagnia nata all’inizio del XX secolo con l’invenzione dei Corn Flakes da parte di Will Keith Kellogg nel 1894.
Fondato nel 1946 ad Alba, Ferrero è ormai uno dei colossi globali del settore dolciario, terzo al mondo nel comparto del cioccolato, con oltre 35 marchi distribuiti in più di 170 paesi. Tra questi, oltre alle celebri Nutella, Ferrero Rocher e Kinder, figurano anche brand acquisiti come Butterfinger e Baby Ruth. Nel recente esercizio finanziario, il gruppo ha registrato un fatturato di 18,4 miliardi di euro (circa 21,5 miliardi di dollari), con una crescita quasi del 9%, trainata in particolare dai mercati statunitense e italiano.
Strategia di espansione e contesto di mercato
La virata su WK Kellogg si inserisce nella strategia di Ferrero di consolidamento e crescita negli Stati Uniti. Una pratica già avviata con l’acquisto di Wells Enterprises, produttore di gelati Blue Bunny, e con l’acquisizione del business statunitense del cioccolato di Nestlé per 2,8 miliardi di dollari. WK Kellogg è nata dalla recente scissione della divisione cereali nordamericana di Kellogg, che ha separato la componente snack, venduta a Mars per oltre 30 miliardi di dollari.
L’operazione arriva in un momento di trasformazione del mercato americano degli snack, dove l’aumento dei prezzi nei supermercati e la crescente domanda di prodotti più salutari stanno modificando le abitudini di consumo. Le aziende del settore sono chiamate ad adeguarsi rapidamente a queste nuove tendenze, e l’ingresso di Ferrero nel segmento dei cereali per la colazione rappresenta una significativa diversificazione rispetto al tradizionale core business dolciario.
Ferrero, una storia di innovazione e qualità
Il Gruppo Ferrero, fondato da Pietro Ferrero ad Alba, ha saputo nel tempo costruire una reputazione solida basata su qualità e innovazione. Con oltre 47.000 dipendenti distribuiti in più di 50 paesi, la multinazionale è impegnata anche su fronti di sostenibilità e responsabilità sociale, mantenendo una cultura aziendale familiare e orientata all’eccellenza.
L’ingresso nel settore dei cereali rappresenta un ulteriore passo strategico per Ferrero, che mira a rafforzare la propria presenza globale e a consolidare la leadership in categorie di prodotto complementari, puntando a una crescita sostenibile e a lungo termine nel panorama alimentare internazionale. La transazione “è un altro capitolo della comprovata strategia di Ferrero di acquisire, investire e far crescere marchi iconici, continuano a migliorare la presenza complessiva e l’offerta di prodotti in Nord America. Sono lieto di dare il benvenuto a WK Kellogg nel gruppo Ferrero. Questa è più di una semplice acquisizione: rappresenta l’unione di due aziende con un’importante tradizione a generazioni di consumatori fedeli”, ha detto Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del gruppo Ferrero.






