Milano, 26 giugno 2025 – Il gruppo Fenice, legato all’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, chiude il bilancio del 2024 con una perdita di 3,4 milioni di euro, in un contesto di profonda ristrutturazione e trasformazione strategica. La società ha registrato un anno difficile, caratterizzato da una significativa riduzione delle attività e dalla necessità di un riassetto finanziario e operativo.
L’investimento di Chiara Ferragni
In risposta alle difficoltà emerse, Chiara Ferragni ha effettuato un aumento di capitale di 6,4 milioni di euro, acquisendo così la quota di maggioranza assoluta in Fenice tramite la sua holding Sisterhood, che detiene ora il 99,8% del capitale sociale. Questo intervento rappresenta un segnale di forte fiducia nel rilancio dell’azienda e nel futuro del brand, nonostante le difficoltà legate allo scandalo noto come Pandoro Gate e alla crisi economica che ha colpito il gruppo.
Il bilancio 2024 conferma l’adozione di una strategia di razionalizzazione delle risorse, con la chiusura di punti vendita, tra cui quello di Roma, e l’uscita dal piano di sviluppo della controllata Fenice Retail, avviata a liquidazione. Inoltre, l’amministratore unico Claudio Calabi ha guidato un ridimensionamento del personale, passato da 16 a 8 dipendenti, e il trasferimento degli uffici per ottimizzare i costi.
Situazione patrimoniale e prospettive future
Il bilancio consolidato 2024 di Fenice rispecchia la trasparenza dei piani industriali messi in atto, con un fatturato stimato intorno ai 2 milioni di euro, in drastico calo rispetto ai 14 milioni del 2022. La holding Sisterhood, proprietaria anche di TBS-Crew e di altri asset, non ha tuttavia depositato i bilanci degli ultimi due anni, alimentando interrogativi sulla gestione finanziaria complessiva.
Nonostante il contesto difficile, il management prevede che il 2025 sarà l’anno di una svolta: a partire dal secondo semestre, si concretizzeranno nuove opportunità di crescita e consolidamento del marchio, con investimenti mirati all’innovazione e al rafforzamento della presenza sia digitale che fisica. L’azienda punta a una struttura più snella e dinamica, in linea con la visione imprenditoriale di Ferragni.
Il percorso di rilancio sarà accompagnato da un’attenzione particolare alla comunicazione e all’esperienza cliente, con un piano strategico che rivede le modalità di vendita online e offline per adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Nel frattempo, si attende la definizione delle controversie legali in corso, tra cui la causa di risarcimento promossa da uno dei soci di minoranza e le conseguenze del rinvio a giudizio di Chiara Ferragni per il caso Pandoro Gate.






