Roma, 29 ottobre 2025 – In occasione degli 80 anni dalla fondazione di Federmanager, il presidente Valter Quercioli ha tracciato un bilancio e delineato le priorità per il futuro dell’industria italiana e dei manager. L’evento, tenutosi a Roma, è stato un momento di riflessione sulle sfide che attendono il settore industriale e sul ruolo centrale che i manager continueranno a svolgere nel sostenerne la crescita.
Le sfide per il rilancio dell’industria italiana

Valter Quercioli, alla guida di Federmanager dal 2023 dopo aver ricevuto il testimone da Stefano Cuzzilla, ha sottolineato l’importanza di far crescere il peso dell’industria sul Pil nazionale, portandolo dall’attuale 17% a oltre il 20%. “Senza industria non c’è futuro per questa nazione, perché è nell’industria che si crea il vero benessere“, ha affermato il presidente. Per raggiungere questo obiettivo, secondo Quercioli, è fondamentale un programma di investimenti mirato su tre assi principali: la managerializzazione, la digitalizzazione e la sostenibilità energetica delle imprese italiane.
Un punto cardine della strategia sarà l’obiettivo di managerializzare 20mila nuove piccole e medie imprese (PMI) nei prossimi dieci anni, per renderle più organizzate e pronte a rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di rafforzamento del ruolo del management all’interno del sistema produttivo italiano.
Fiscalità, pensioni e inclusione generazionale
Quercioli ha anche evidenziato il ruolo di Federmanager come rappresentante non solo dei dirigenti ma anche dei lavoratori e cittadini, richiamando l’attenzione sulle criticità fiscali e pensionistiche che penalizzano i manager. “Ci sentiamo particolarmente tartassati dal fisco e penalizzati sul fronte pensionistico“, ha detto, indicando queste tematiche come due delle principali istanze da portare all’attenzione del governo.
Inoltre, il presidente ha sottolineato la necessità di affrontare le trasformazioni del mondo del lavoro, con particolare riguardo all’inserimento delle nuove generazioni. “Lavorare con cinque generazioni in azienda è una sfida anche per noi”, ha osservato, richiamando l’importanza di politiche attive rivolte a donne e giovani per garantire un futuro sostenibile al sistema industriale italiano.
Federmanager, che dal 1945 rappresenta dirigenti e quadri apicali del settore industriale e dei servizi con una rete di 55 sedi sul territorio nazionale, conferma così il proprio impegno nel promuovere una cultura manageriale moderna e un modello di relazioni industriali fondato sul dialogo e sulla collaborazione, in un contesto sempre più complesso e competitivo.
Fonte: Davide Di Carlo - Federmanager, Quercioli: "Chiediamo al governo: fiscalità equa e investimenti"






