La manovra 2026, da 18,7 miliardi di euro, è stata ufficialmente approvata dalla Ragioneria generale dello Stato e trasmessa a Palazzo Chigi e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha autorizzato l’inoltro al Parlamento. Rispetto alla prima bozza, il testo è cresciuto da 137 a 154 articoli, introducendo una serie di novità fiscali che impatteranno su diesel, affitti brevi, sigarette e altre categorie.
Manovra 2026: le nuove tasse e modifiche fiscali
Tra i principali cambiamenti spicca l’aumento della tassazione sugli affitti brevi, che passa al 26% per i privati e per gli operatori immobiliari, eliminando la precedente aliquota ridotta al 21%. Anche le piattaforme di intermediazione immobiliare sono soggette allo stesso incremento. Sul fronte del lavoro, viene introdotta una flat tax al 15% sulle maggiorazioni per straordinari, lavoro notturno e festivi per i dipendenti con reddito fino a 40mila euro, con un tetto massimo di agevolazione fiscale pari a 1.500 euro per lavoratore. Inoltre, sale da 8 a 10 euro la soglia esentasse per i buoni pasto.
Sui carburanti, in particolare sul diesel, si confermano aumenti significativi delle accise, con l’obiettivo di incentivare la transizione verso soluzioni più sostenibili e ridurre le emissioni inquinanti. Anche le sigarette vedranno un incremento delle imposte, in linea con le politiche di salute pubblica finalizzate a scoraggiare il consumo.
Misure di sostegno e rottamazione
La manovra prevede inoltre la quinta edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali, consentendo il pagamento rateale fino a 9 anni con 54 rate bimestrali per carichi affidati agli agenti della riscossione tra il 2020 e il 2023. Sono escluse le cartelle derivanti da accertamenti fiscali. Gli interessi applicati sulle rate sono fissati al 4% annuo.






