Roma, 17 settembre 2025 – Prosegue il dibattito sulle nuove normative per i dehors e le occupazioni di suolo pubblico (OSP), con un emendamento in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato che punta a prorogare fino al 30 giugno 2027 la possibilità di installare tavolini e strutture amovibili all’aperto secondo il regime semplificato introdotto durante la pandemia. La discussione proseguirà con una votazione prevista per il 18 settembre.
Proroga e riordino normativo per i dehors: cosa cambia?
Il testo dell’emendamento sui dehors, presentato dal relatore Costanzo Della Porta di Fratelli d’Italia, mira a sostituire la precedente scadenza del 31 dicembre 2025 con una proroga fino a metà 2027, consentendo così agli esercenti di continuare a usufruire delle semplificazioni legislative nate per fronteggiare l’emergenza Covid. Parallelamente, il decreto legislativo di riordino delle norme relative alla concessione di spazi e aree pubbliche, funzionale all’attività commerciale, dovrà essere adottato entro il 31 dicembre 2026.
L’obiettivo dichiarato è quello di garantire un periodo transitorio più ampio per consentire agli operatori di adattarsi alle nuove regole definitive, attualmente al vaglio dei ministeri della Cultura e delle Imprese e del Made in Italy. La proroga soddisfa in particolare le richieste di Fiepet Confesercenti, che rappresenta i pubblici esercizi.
Federalberghi e la questione delle esclusioni: la richiesta di equità
Non tutte le categorie di imprenditori sembrano però beneficiare della futura semplificazione. Federalberghi, l’associazione di categoria che tutela le imprese alberghiere, esprime preoccupazione per l’attuale formulazione normativa contenuta nell’articolo 26 della legge 16 dicembre 2024, n. 193, che lascia spazio a interpretazioni restrittive. Queste interpretazioni rischierebbero di escludere gli alberghi che somministrano alimenti e bevande esclusivamente agli ospiti alloggiati, nonché di riproporre discriminazioni già vissute durante la pandemia.
In quel periodo, infatti, solo alcune imprese avevano potuto beneficiare di procedure semplificate per l’installazione di dehors su suolo pubblico, mentre altre erano rimaste escluse. Federalberghi chiede pertanto una formulazione più equilibrata che eviti queste disparità, auspicando un riconoscimento più ampio e inclusivo delle diverse tipologie di esercizi pubblici.
Un settore in evoluzione: dati e prospettive per l’ospitalità
Il dibattito sulle norme per i dehors si inserisce in un contesto di crescita moderata per il settore alberghiero italiano. Secondo l’ultimo rapporto di Federalberghi, il secondo trimestre del 2025 ha registrato un incremento delle presenze alberghiere del 4,3% rispetto al 2024, anche se la crescita da inizio anno si attesta a +0,9%, con un lieve calo nei turisti italiani (-0,8%). Questi dati evidenziano la necessità di un quadro normativo chiaro e stabile che sostenga la ripresa e lo sviluppo delle imprese turistiche.
In parallelo, Federalberghi è impegnata in importanti iniziative, come la class action europea contro Booking.com per contrastare clausole anticoncorrenziali, che ha già raccolto l’adesione di oltre 15.000 hotel in tutta Europa, e la promozione di accordi contrattuali per migliorare le condizioni di lavoro nel settore.
La discussione sulle occupazioni di suolo pubblico e le strutture amovibili funzionali all’attività di ristorazione e ospitalità resta dunque un tema cruciale, su cui si attende la definizione di un quadro normativo che concili flessibilità, equità e tutela degli interessi degli operatori del comparto turistico.






