L’Unione Europea non molla sul tema dei dazi e si dice volenterosa di trovare un accorso: ecco le parole di Lars Løkke Rasmussen
Bruxelles, 14 luglio 2025 – La questione dei dazi commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti resta al centro delle tensioni diplomatiche, con il rischio di un’escalation commerciale che entrambe le parti cercano di evitare. In una conferenza stampa a Bruxelles, il ministro degli Esteri della Danimarca, Lars Løkke Rasmussen, attualmente presidente di turno dell’UE, ha ribadito la volontà di trovare un accordo, ma con condizioni di equità che tutelino gli interessi di tutti i Paesi membri.
Intesa sui dazi: “Vogliamo un accordo equo”
Lars Løkke Rasmussen ha sottolineato che “non credo nell’idea di avere un’escalation che porti a una de-escalation”, ma che è necessario mantenere un approccio fermo e unitario. Il ministro danese ha evidenziato come i negoziati siano ancora in corso e che vi sia tempo fino al primo agosto per finalizzare un’intesa sui dazi con gli Stati Uniti. “Vogliamo un accordo, ma deve essere un accordo equo per tutti”, ha dichiarato, aggiungendo che “se ci troviamo di fronte a dazi ingiustificati, dobbiamo essere pronti a reagire”.
Questa posizione arriva dopo l’annuncio da parte dell’amministrazione americana di un aumento dei dazi al 30% su prodotti europei a partire dal primo agosto, una misura che ha suscitato forte preoccupazione tra i 27 Stati membri. Rasmussen ha definito fondamentale mantenere l’unità tra i Paesi dell’Unione Europea in questa fase delicata.
L’UE mantiene aperto il dialogo, ma si prepara a risposte proporzionate
Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha espresso rammarico e delusione per la lettera inviata dal presidente statunitense Donald Trump, sottolineando la necessità di prepararsi a tutte le ipotesi, comprese eventuali misure proporzionate per ristabilire l’equilibrio nelle relazioni transatlantiche.
Sefcovic ha confermato che oggi si terranno ulteriori colloqui con le controparti statunitensi per cercare una soluzione negoziata. “Non riesco davvero a immaginare di rinunciare a raggiungere un accordo senza aver fatto un tentativo serio”, ha affermato, ribadendo l’impegno europeo per un dialogo costruttivo.
Nel frattempo, l’Unione Europea valuta l’adozione di un terzo pacchetto di contromisure, tra cui il possibile restringimento delle esportazioni di rottami di alluminio verso gli Stati Uniti, a tutela delle proprie industrie. I ministri di diversi Paesi, come l’Austria e la Francia, hanno chiesto chiarezza e l’assenza di tabù nella capacità di risposta europea, anche in settori strategici come quello delle tecnologie digitali.
La situazione rimane quindi in evoluzione, con l’Unione Europea determinata a tutelare i propri interessi commerciali senza rinunciare al dialogo con Washington.






