L’Unione Europea e gli Stati Uniti vogliono trovare un accordo sui dazi entro il 9 luglio: ecco la situazione e le sensazioni
L’Unione Europea e gli Stati Uniti si mostrano fiduciosi nella possibilità di raggiungere un accordo sui dazi prima della scadenza del 9 luglio, con l’obiettivo di evitare un’escalation commerciale che potrebbe risultare economicamente dannosa. A riferirlo è l’agenzia Bloomberg, che cita le dichiarazioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta durante un incontro a porte chiuse. A queste parole si aggiunge l’ottimismo espresso dal neo Segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, che ha confermato l’impegno nella trattativa con l’Europa.
Accordo sui dazi: le posizioni di Bruxelles e Washington
La presidente von der Leyen si è detta convinta che un’intesa sia possibile prima del termine fissato per il 9 luglio, sottolineando l’importanza di evitare un’escalation che potrebbe danneggiare entrambe le economie. Il clima è di apertura, anche se persistono alcuni nodi da sciogliere, in particolare sulle questioni di reciprocità e sulle modalità di applicazione delle tariffe.
Da parte sua, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha ribadito la volontà di giungere a un’intesa equa e bilanciata con l’Europa. Lutnick ha precisato che, a partire dal 2 aprile, saranno affrontate le politiche commerciali verso Europa, India e Giappone, in quella che ha definito una sorta di “reset” delle relazioni tariffarie internazionali. Il ministro ha inoltre evidenziato la necessità di una reciprocità nei dazi, con l’idea che misure imposte dall’Europa debbano trovare una corrispondente risposta americana.
Contesto globale e implicazioni economiche
Il negoziato si inserisce in un contesto di tensioni commerciali ancora vive con la Cina, che ha recentemente adottato misure di ritorsione bloccando le consegne di aerei Boeing negli Stati Uniti, una mossa che potrebbe avere ripercussioni sul mercato aeronautico globale. Nel frattempo, la situazione sui mercati finanziari resta volatile: le borse europee hanno reagito positivamente alle notizie di una possibile sospensione dei dazi, con Piazza Affari che ha chiuso in rialzo del 4,7%, mentre Wall Street ha chiuso in calo, preoccupata per l’impatto delle tariffe sull’economia americana.
Il ministro Lutnick ha inoltre sottolineato che il modello commerciale statunitense punta a favorire la produzione interna e l’occupazione, invitando i partner commerciali a trattare in modo equo con gli Stati Uniti. Ha inoltre annunciato che il presidente Donald Trump presenterà a breve iniziative strategiche legate anche al mondo delle criptovalute, segnalando un ulteriore impegno nel rimodellamento dell’economia americana.
In questo clima di negoziazioni e tensioni, le prossime settimane saranno decisive per definire le relazioni commerciali tra le principali economie mondiali e per delineare l’assetto futuro del commercio globale.






